Incendi e veleni il dossier della Forestale al Quirinale

24 gennaio 2014 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino
Allarme camona per le bonifiche. Due giorni fa don Patriciello dopo l'incontro con il presidente Napolitano aveva sottolineato: «Servono occhi ben aperti per sorvegliare». Una preoccupazione condivisa dal capo dello Stato che da tempo mostra grande partecipazione al dramma della Terra dei ftiochi, auspicando interventi molteplici e coordinati. Napolitano si è mostrato sensibile a tutelare non solo la salute delle popolazioni interessate, ma anche la legalità delle procedure. Dal Quirinale, sulla scorta del quadro disegnato da don Patriciello, sono stati chiesti alla Forestale dati e informazioni sulla situazione della Terra dei Fuochi, prontamente consegnati. Mala preoccupazione, anche dopo gli arresti di mercoledì che hanno coinvolto la società pubblica del settore ambientale, la Sogesid, appartiene anche al mondo politico. Il relatore del decreto sulla Terra dei Fuochi, Alessandro Bratti, è tornato L'impegno Incendi e veleni il dossier della Forestale al Quirinale a sottolineare l'esigenza di istituire la commissione bicamerale d'inchiesta sulle ecomafie. La necessità di garantire appalti puliti era stata sottolineata nelle scorse settimane dallo stesso ministro Orlando, dal commissario all'Ambiente Mario De Biase, e dal governatore Stefano Caldoro. Ð deputato Paolo Russo aveva già proposto in commissione ambiente un emendamento al decreto sulla Terra dei Fuochi per introdurre nelle gare la cosiddetta «Formula Expo». Il testo approvato in Parlamento prevede che sia il prefetto di Napoli ad assicurare «il coordinamento e l'unità di indirizzo di tutteleattìvitàfinaiizzate alla prevenzione delleinfiltrazioni della criminalità organizzata L'allarme Sindacati e politici dopo gli arresti alla Sogesid: garantire appalti puliti nell'affidamento e nell'esecuzione di contratti pubblici aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture... di bonifica delle aree inquinate». E non solo. I controlli antimafia sui contratti pubblici e sui successivi subappalti e subcontratti saranno effettuati con l'osservanza delle linee guidaindicate dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, anche in deroga a quanto previsto dal codice delle leggi antimafia e saranno seguiti i flussi finanziari di tutte le aziende convolte. E ieri è sceso in campo anche il segretario regionale Cgil, Franco Tavella che sostiene: «Gli arresti e le inchieste della magistratura rendono ancora più urgente l'affidamento delle operazioni per liberare il territorio dai veleni ad aziende con controllo pubblico».
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