Asia, assunzioni in regola
LE ASSUNZIONI di 350 lavoratori nell' Asia non hanno causato un danno erariale. La Procura della Corte dei corti archivia il procedimento aperto a carico del Comune. Notizia accolta con soddisfazione dal vicesindaco Tommaso Sodano, più volte chiamato in causa, anche dagli ex assessori fuorusciti dalla giunta, in merito alle chiacchierate assunzioni nell' azienda di igiene e ambiente. E Sodano si prende la sua rivincita: «Sentenza importante non solo sul piano amministrativo, ma anche sul piano politico, perché contribuisce a ridare verità al dibattito sollevatosi, in particolare animato da tanti detrattori che ci hanno accusato di continuità col passato, cioè di aver compiuto assunzioni clientelari e discrezionali». Un chiaro riferimento alle accuse avanzate soprattutto dall' ex assessore al Bilancio Riccardo Realfonzo e dall' ex presidente di Asia Raphael Rossi.
Le assunzioni di 350 lavoratori nell'Asia non hanno causato un danno erariale. Lo dice la Procura della Corte dei corti che ha deciso di archiviare il procedimento aperto a carico del Comune. Notizia accolta con soddisfazione dal sindaco Luigi de Magistris e, soprattutto, dal vicesindaco Tommaso Sodano, più volte chiamato in causa, anche dagli ex assessori fuoriusciti dalla giunta, in merito alle chiacchierate assunzioni nell'azienda di igiene e ambiente.
E Sodano si prende la sua rivincita: "Sentenza importante non solo sul piano amministrativo, ma anche sul piano politico, perché contribuisce a ridare verità al dibattito sollevatosi, in particolare animato da tanti detrattori che ci hanno accusato di continuità col passato, cioè di aver compiuto assunzioni clientelari e discrezionali".
Un chiaro riferimento alle accuse avanzate soprattutto dall'ex assessore al Bilancio Riccardo Realfonzo e dall'ex presidente di Asia Raphael Rossi. Contro le assunzioni in Asia si pronunciò anche l'ex assessore Narducci e in queste settimane critiche feroci nei confronti del numero due della giunta sono arrivate da Bernardino Tuccillo, un altro degli assessori epurati. "La sentenza - aggiunge Sodano dimostra, invece, come questa amministrazione abbia prodotto una discontinuità con la vecchia politica, puntando sul pubblico anche nel settore dei rifiuti, scegliendo di procedere all'internalizzazione per porre fine a quel sistema opaco di appalti e subappalti esterni che spesso hanno determinato l'emergenza, terreno fertile per gli affari della camorra. Una scelta che per altro ha significato per l'Asia un risparmio di circa 2 milioni l'anno".
Il procedimento della magistratura contabile era stato avviato per verificare se vi fosse stato un danno erariale maturato dalla decisione dell'azienda di assumere 350 dipendenti che lavoravano nelle società private che in subappalto effettuavano le attività di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Nel provvedimento la Corte dei conti ricorda che "la società pubblica, in virtù di un accordo sindacale del 1999, si era impegnata a internalizzare i 350 lavoratori", ma la magistratura contabile sottolinea anche che "dopo l'accordo del '99, sono intervenute le norme in materia di tutela di finanza pubblica che hanno parzialmente modificato il quadro di riferimento, imponendo da un lato l'obbligo di attivare procedure concorsuali per poter assumere nuovo personale, dall'altro il rispetto dei vincoli assunzionali previsti per legge".
Tuttavia, la Corte ha stabilito che "non sussistono i presupposti per l'esercizio di responsabilità" e ha disposto l'archiviazione. I magistrati contabili sottolineano che "i precedenti accordi sindacali hanno indubbiamente rappresentato un elemento di rigidità nella
conduzione dell'intera operazione" perché hanno ravvisato che "il mancato utilizzo dei lavoratori precedentemente addetti al servizio avrebbe dato sicuramente luogo a un contenzioso davanti al giudice del lavoro di esito quantomeno incerto a danno dell'amministrazione stessa".