Sversava rifiuti speciali nel Parco, denunciato

Vesuvio Le mspe portano via tonnellate di spazzatura accumulata negli anni, a ridosso di un'area giochi
18 gennaio 2014 - ma.li.
Fonte: Il Mattino

Mentre le ruspe portavano via le tonnellate di spazzatura accumulate per anni e trasformatesi in una sorta di collinetta alle falde del Vesuvio, la collinetta sequestrata dalla guardia di finanza nei mesi scorsi, un uomo di cinquantasei anni si stava recando a scaricare altra spazzatura nella discarica abusiva a cielo aperto. Lo hanno beccato poco prima che si liberasse dei rifiuti speciali i carabinieri della tenenza di Ercolano: è finito nei guai. A quanto pare i militari di ronda nella zona durante un servizio predisposto per il contrasto a reati ai danni dell'ambiente, stavano pattugliando proprio la zona che ricade nell'area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio quando hanno notato la Fiat Punto guidata dal cinquantaseienne. I carabinieri hanno immediatamente fermato l'utilitaria, nei pressi di via Giuseppe Semmola, e nel corso dei controlli hanno appurato che nel cofano della Punto erano accumulati residui di risulta edile e materiali ferrosi della stessa natura. L'operaio è stato denunciato per il reato di trasporto Illegale di rifiuti speciali. Come detto, l'operaio è stato bloccato proprio mentre alle falde del Vesuvio l'Arpac era al lavoro dopo le sollecitazioni della procura di Napoli e della Discarica abusiva Emergenza continua proprio nella zona sottoposta ai vincoli guardia di finanza per la rimozione delle centinaia di metri cubi di rifiuti finite sotto sequestro nei mesi scorsi per opera delle fiamme gialle. In pieno parco nazionale del Vesuvio era infatti stata creata una vera e propria discarica a cielo aperto dove negli anni erano stati sversati prevalentemente materiali di risulta edile. Un «paradiso» peri muratori senza scrupoli che anziché sversare nelle aree predisposte (e quindi pagando le imposte relative) si liberavano degli scarti abbandonandoli sul Vesuvio. La collina di spazzatura sorgeva tra due palazzine e quel che è peggio a ridosso di un'area giochi che fino a due anni fa veniva utilizzata per campi estivi per bambini.

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