Rifiuti, la gestione torna ai Comuni c`è il sì bipartisan

Approvata dal consiglio regionale la legge che ridisegna ambiti e strutture: sette gli Ato
17 gennaio 2014 - re.cro.
Fonte: Il Mattino

Arriva il via libera di palazzo Santa Lucia alla nuova legge sui rifiuti. L'ok nel consiglio regionale di ieri con la normativa che riordina il servizio di gestione dei rifiuti e, attraverso gliAto, riconsegna ai comuni. Come avviene in tutta Italia d'altronde. La legge passa così praticamente all'unanimità: con 40 sì e un astenuto, il consiglio ha approva a maggioranza il disegno di legge a firma dell'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano. Tra gli altri punti, la legge prevede l'istituzione degli Ambiti territoriali ottimali (Ato), che corrispondono ai confini delle province diAvellino, Benevento, Caserta e Salemo, e, per Napoli e la sua provincia, è prevista la suddivisione in tré Ato, per lo svolgimento in forma associata del servizio. Nascono anche gli Sto (ovvero i Sistemi territoriali operativi) per consentire l'organizzazione puntuale dei servizi in base alle diversità territoriali. Viene garantita inoltre l'autonomia decisionale dei Comuni, i cui sindaci sono riuniti in Conferenze d'ambito, mentre è prevista la Conferenza d'ambito ristretta per le decisioni che riguardano gli Sto. Sul fronte occupazionale, la legge affronta la questione dei lavoratori dei Consorzi di bacino e delle società da essi partecipate, già dipendenti alla data del 31 dicembre 2008, prevedendone l'assegnazione e il trasferimento, mediante passaggio di cantiere, agli affidatari dei servizi comunali di gestione dei rifiuti, nonché quello del personale dipendente delle società provinciali. Fino al reimpiego di tutte le unità, è vietato procedere a nuove assunzioni perlo svolgimento del servizio digestione dei rifiuti. Legge che piace a maggioranza e opposizione. «Una legge innovativa che pone fine al disastro fatto dall'amministrazione precedente, riordina tutto e da quello che avevamo chiesto da tempo e cioè i poteri ai Comuni», dice Luciano Passariello, capogruppo di Fratelli d'Italia. Commenta Nicola Caputo, consigliere regionale pd e presidente della commissione Trasparenza: «Importante l'introduzione di norme che mirano alla salvaguardia dei lavoratori impiegati nel dclo dei rifiuti e il no a nuove assunzioni fino a quando i lavoratori disponibili non saranno utilizzati per le attività per cui sono stati assunti tra le quali, la vigilanza ambientale e la prevenzione dei roghi». Una polemica invece scoppia ma per un emendamento non approvato alla Camera per le risorse ai lavoratori. «La presidente della Camera, la stessa che aveva accettato le porcate inserite nel decreto Salva-Roma, ha dichiarato la inammissibilità dei miei emendamenti che avrebbero restituito la dignità del lavoro ai dipendenti dei Consorzi di Bacino. Gli emendamenti prevedono l'utilizzo di risorse già attribuite alla regione Campania e non avrebbe comportato aumento di spesa. Questo governo dimostra ogni giorno di più una totale insensibilità ai temi sociali. Evidentemente sono troppo attenti a dare sconti alle società che gestiscono le sale gioco che rovinano migliaia di famiglie», attacca Marcello Taglialatela, deputato di Fratelli d'Italia che spiega come «l'emendamento è, tra l'altro, frutto di un confronto con il Ministero dell'Ambiente. Spero che ora il governo lo riproponga». Risponde da Napoli il consigliere socialista Corrado Gabriele: «Mentre a Roma alcuni esponenti campani della destra hanno dimostrato di non saper fare di meglio che scaricare responsabilità suUa Boldrini, in Campania arriva per i lavoratori la buona notizia dell'approvazione all'unanimità della legge sul riordino dei servizi di gestione dei rifiuti e delle norme a salvaguardia dei lavo ratori dei bacini», l'exassessore giudica «positiva la legge di Romano» ma invita le forze politiche «per la ripresa della discussione alla Came ra di martedì prossimo e si diano da fare per sbloccare i 32 milioni di euro necessari a garantire gli stipendi ai lavoratori». 

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