Esercito, ronde contro i roghi ecco i siti super-sorvegliati
I cacciatori di fantasmi in mimetica avranno il compito di applicare il vangelo al contrario della Terra dei fuochi: sbrigarsi a fare agli altri ciò che gli altri vorrebbero fare alla comunità. E non cercheranno solo i roghi, ma anche illoro innesco.
La task force Il via libera del governo all'arrivo dell'esercito per contrastare gli incendi di rifiuti non sarà un bis del 2009, quando furono schierati a supporto della raccolta e dello smaltimento. Ricorda piuttosto l'operazione «Strade sicure» e il rafforzamento dell'attività di controllo del territorio. I militari avranno compiti di pubblica sicurezza, d'intesa con le forze dell'ordine. Ma non presidieranno le discariche, cercheranno di scovare gli «untori» e vigileranno sulle aree ripulite. Contrasteranno a monte la formazione di discariche, «perché troppo spesso, dopo essere intervenuti su un sito, quel posto è oggetto di nuovi sversamenti, va evitata la recidiva», dice il vice-prefetto Donato Cafagna, commissario anti-roghi.
L'obiettivo dell'inasprimento della lotta agli incendi è proprio questo: «Oltre la repressione, pattugliare le aree interessateemantenere il territorio indenne, inmodo particolare quelle aree che vengono avvertite come sversatoi abituali», spiega Cafagna. Saranno i prefetti a richiedere e coordinare l'utilizzo dell'esercito, nell'ambito dei piani di contrasto già elaborati dalle prefetture di Napoli e Caserta con le forze di polizia e con i Comuni. Sono 57 quelli che hanno aderito al Patto perla Terra deifùochi. E già d si organizza per la mobilitazione: domani in prefettura a Napoli si terrà il vertice di tutti i soggetti impegnati nella battaglia: responsabili delle forze dell' ordine e delle prefetture di Napoli e Caserta, «per verificare una prima fase di attuazione delle novità sotto il profilo del reato di combustione di rifiuti e poi per aggiornare le aree di intervento», anticipa Cafagna.
La mappa Ma dove saranno schierati i militari? La mappa delle emergenze, elaborata dall'ufficio del commissario Cafagna, è dinamica: la Terra dei fuochi è divisa in 20 ambiti territoriali omogenei, di cui 15 in provincia di Napoli e 5 in provincia di Caserta, su cui è articolato il contrasto e il controllo, che dura da oltre un armo. In base alle segnalazioni e agli interventi effettuati solo negli ultimi tré mesi, eccoli i siti che saranno super-sorvegliati. Si tratta di tipologie diverse. In alcuni casi discariche abusive, in altri luoghi do ve si registra un fenomeno di abbandono generalizzato di rifiuti. In provincia di Napoli si trovano ad Acerra (Contrada Candelara, Ponte di Casolla, via Spiniello); Afragola (Rotonda Arena, Cinque vie direzione Caivano); Caivano (zona Asl di Pascarola); Giugliano (aree limitrofe a Lago Patria e al campo rom); Casoria (località Cantariello, dove è previsto un intervento di bonifica proprio in questa settimana); Casandrino (zona Lavinaio); Sant'Antimo (zona Pietroluongo); Noia (località Boscofangone); Palma Campania (Piano del principe); e poi le aree di San Giuseppe Vesuviano e Terzigno comprese nel Parco del Vesuvio. A Napoli città sono tré i grandi siti «attenzionati», anche perché sono stati oggetto di interventi di bonifica da parte dell'Asia: via Cupa Perillo e viale della Resistenza (200 tonnellate portate via), entrambi a Scampia, e poi viale Califano a Ponticelli.
In provincia di Caserta, l'elenco delle emergenze comincia da Casal di Principe e Villa di Briano (la circumvallazione e l'area accanto allo stadio, al confine tra i due tenitori); Parete (zona Tré Ponti); Villa Litemo e Castelvoltumo (area Regi Lagni); Trentola Ducenta (zona cimitero); Orta di Atella (zona industriale e Viggiano); Marcianise (polo Oromare e svincoli delle provinciali 335 e 116); Aversa (statale Appia e collegamento con Teverola); Maddaloni (area Ficucella-Santa Fede).
Le tariffe: 20 euro per un rogo Alessandro Gatto, storico presidente del Wwf Campania, è la voce contro lo spiegamento dell'esercito: «Non serve, ci saremmo aspettati un potenziamento del lavoro di intelligence finanziaria, per capire chi ordina gli incendi. L'anello mancante sono i mandanti. Anche se arresti decine di persone, sono sempre le ultime ruote del carro. Prendono da 20 a 50 euro per seppellire veleni e soprattutto sversare amianto. E allora bersaglieri o alpini in mezzo ai campi che ci vanno a fare?». Intanto gli enti locali hanno risposto bene al bando regionale per la videosorveglianza dei siti: sono circa 40 le richieste. Partito lo screening degli uffici perla valutazione dei progetti. Sono a disposizione 5 milioni di euro.
Le reazioni Giugliano Le colonne di fumo e fuoco divampano sotto l'Asse mediano automobilisti spesso in pericolo Tiepida l'accoglienza da parte dei primi cittadini all'arrivo dei militari. «Io ho già fatto ripulire - commenta il sindaco di Trentola Ducenta, Michele Griffo - e ho messo le sbarre ai tre siti che rientrano nel mio territorio di competenza e oggi l'intervento dell'esercito non sarebbe certo decisivo, anche se può servire come deterrente. Proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) la polizia municipale ha elevato multe per 1200 euro a persone sorprese a gettare immondizia». Anche Giuseppe Sagliocco, sindacodiAversa, avverte: «La strategia da mettere in campo è più complessiva per poter superare le strumentalizzazioni in atto verso il nostro territorio. Qui il sistema è collassato. Prima dei militari, noi vorremmo sapere se viviamo in un territorio a rischio per la salute». Maddaloni è stato tra i primi Comuni ad aderire al Patto e il Casona Località Cantariello e ¡I confine con Afragola saranno vigilate dalla pattuglie di militari sindaco Rosa De Lucia sottolinea: «II via libera ai militari è una notizia positiva, un piccolo passo, ma biso gnerà sperimentare l'utilità».