«Le etichette ci portano ai trasgressori ma non basta»

16 gennaio 2014 - p.t.
Fonte: Il Mattino
Enrico Del Gaudio è il comandante del Nucleo di tutela ambientale della polizia municipale di Napoli. È in prima linea nel sanzionare chi sporca la ritta.
È una lotta impari, comandante? «Con il nostro nucleo, nel 2013 abbiamo effettuato quasi novemila controlli, abbiamo denunciato 139 persone, 120 le comunicazioni di notizie di reato, 172 i sequestri e ci sono state 611 sanzioni amministrative per lo smaltimento illegale dei rifiuti».
La multa è pure bella salata. «Sì, 176 euro».
E nonostante sia elevata non è un efficace deterrente, almeno a vedere come sono quotidianamente ridotte le strade. «Noi effettuiamo un controllo continuo su queste microdiscariche».
Ma le multe sembrano poche, meno di due al giorno. «Vanno sommati i sequestri. Abbiamo sequestrato ben 150 tonnellate di rifiuti speciali di aziende che sversano illegalmente. E 80 tonnellate sono state poi smaltite, a proprie spese, da chi ha sporcato».
Insomma, i napoletani sporcaccioni possono dormire sonni tranquilli? «Il nostro controllo è continuo, ma puntiamo anche molto sulla comunicazione con i cittadini e i commercianti. L'Asia e i Comune devono fare la propria parte, secondo le loro competenze».
Be', anche i vigili, a parte il suo Nucleo, nel 2013 hanno fatto appena 266 multe. In tutto non si arriva a mille. In prevalenza chi è che sversa fuori dai cassonetti e fuori orario? «C'è una prevalenza delle attività produttive. Ma anche tantissimi privati cittadini».
Ma, scusi, con i commercianti che buttano i cartoni in strada non si può risalire al negozio, attraverso le etichette? «È quello che facciamo. Spesso ci sono anche gli indirizzi dei negozi».
E che cosa fate? «Li rintracciamo, gli contestiamo lo sversamento e li obblighiamo a smaltire in modo corretto. Spesso, pensi, chi viene a buttare rifiuti speciali a Napoli ha un'attività fuori della città».
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