Il satellite per salvare la Terra dei fuochi
BENEVENTO Occhi satellitari e tecnologie all'avanguardia nel progetto denominato "Mida" messo a punto dal Marsec (Mediterranean Agency for remote sensing and environmental control) centro per il monitoraggio satellitare e ambientale, per sorvegliare la Campania e specialmente l'area della Piana Campana cosiddetta Terra dei fuochi. Il progetto, che fa parte di un insieme di attività innovative indicate come "Marsec del futuro", è stato presentato ieri presso la sede del Centro di Villa dei Papi a Benevento. Il "Mida" in particolare nasce dalla collaborazione dell'Agenzia per il telerilevamento ambientale con la Regione Campania, la quale con l'ingresso del nuovo soggetto accanto alle altre forze impegnate, intende costruire una rete di eccellenze per dare maggiore consistenza e sicurezza di obiettivi al piano già in atto di monitoraggio, controllo e intervento contro il degrado ambientale e gli abusi ai danni delle persone e del territorio.
Oltre all'osservazione costante finalizzata all'azione, il progetto prevede l'organizzazione di una banca dati territoriale. «Foto e dati a disposizione già ci sono e anche m numero considerevole» annota l'amministratore delegato del Marsec Salvatore Cincotti. Dalle aerofotogrammetrie del Corpo forestale a quelle della Capitaneria di porto. «Il problema- aggiunge - è monitorare e avere dati aggiornati m tempi brevi». Il primo obiettivo è quindi individuare le discariche abusive e contrastare il fenomeno dei roghi e degli sversamenti illeciti. Problema esteso in regione e in costante trasformazione ed evoluzione per cui occorre avere conoscenze anche dei minimi mutamenti che avvengono in ogni punto della regione. «Grazie a tecnologie consolidate, e già impiegate per il contrasto all'abusivismo edilizio - dichiara Cincotti - riusciremo a monitorare anche le più piccole modifiche al territorio». Individuando cioè una discarica dove due giorni prima c'era un prato ad esempio. Attività resa possibile grazie ai segnali che la stazione ricevente e operativa del Marsec ottiene all'istante dai satelliti ottici ad altissima risoluzione e che l'Agenzia, in partenariato con Israele, gestisce direttamente. Ed è l'unica in Italia a raccogliere ogni giorno dati dai satelliti ottici con contatti diretti: una tecnologia infatti che non ha in uso nemmeno Telespazio, l'agenzia italiana per il telerilevamento militare.
«La piattaforma operativa satellitare ci consente di avere in pochi secondi la foto di una porzione del territorio, un quadrato di sette chilometri per lato, come se fosse ripresa da un'altezza di 70 centimetri» riprende Cincotti. In tempo reale e a costi contenuti: «II rapporto tra una foto con satellite ottico e una campagna aerea di acquisizione è di uno a cinque a favore del primo» spiega. Il satellite passa su uno stesso pun to tré volte a settimana, con informazioni da poter confrontare subito, e gira a 500chilometri di altezza, praticamente invisibile a occhi umani e a strumenti ordinari. Qualità da non sottovalutare nel settore dei rifiuti, dove è il traffico terrestre di camion a non essere, paradossalmente, rilevato.