Tra i possibili argomenti la Terra dei fuochi

Città della Scienza è pronta a ospitare i forum ambientali

10 gennaio 2014 - Luigi Amodio (Direttore di Città della Scienza )
Fonte: Repubblica Napoli

LA PRESENTAZIONE della taskforce di ricercatori scientìfici Pandora, svoltasi a Città della Scienza alcuni giorni fa, rappresenta un esperimento di grande interesse sul tema sempre più sentito del rapporto trascienza,societàecittadini,in una fase caratterizzata da grande disordine, soprattutto sullarete, e una situazione per nulla eccellente dal punto di vista della capacità dei non addetti ai lavori di leggere dati ed eventi e farsi un'opinione. Lo confermano, oltre al dibattito sulla "Terra dei fuochi" di cui Pandora si occupa, i casi di Stamina e della sperimentazione animale, di cui molto si è parlato e sicuramente si parlerà. I firmatari del documento presentato a Città della Scienza dichiarano esplicitamente la non sostenibilità dello stato dell'ambiente nella nostra regione e il relativo molo e interessi economici dei poteri criminali e quindi la necessità di utilizzare strumenti di rilevamento e dati (entrambi disponibili) al fine di mettere in campo soluzioni idonee, sostenibili, realistiche e non tese semplicemente a placare la giu- Tra i possibili argomenti la Terra dei fuochi Città della Scienza è pronta a ospitare i forum ambientali sta ansia della popolazione. L'altro pezzo del ragionamento riguarda la comunicazione e il dibattito pubblico sui dati e i risultati delle ricerche effettuate, che vengano messi a disposizione di stampa, istituzioni e popolazione, al fine di discutere sulla base di fatti e non di slogan. Qualcuno ha visto ßç questo approccio, seriamente preoccupato ma anche non urlato e razionale, la volontà di tranquillizzare a tutti i costi e addirittura di addormentarelecoscienze.Personalmentenon condivido e, soprattutto, ritengo che il metodo messo in campo rispondaalbisogno di creare sempre più un circuito positivo tra ricercatori e cittadini, in cui questi ultimi possano tornare a fidarsi del lavoro dei primi (non solo quando ciò conviene o incontra le proprie convinzioni). Questa necessità è del tutto congruente con la missione e le attività di Città della Scienza che damolto tempo e su molti temi (emergenza rifiuti, Ogm, deep drilling project, nanotecnologie, eccetera) ha favorito il confronto e lo scambio di dati ma anche di opinioni diverse e talora contrapposte. Credo però che, a questo punto, e data anche la oggettiva gravita della situazione del nostro territorio, sia possibile immaginare un passo innanzi ulteriore, favorendo momenti strutturati di confronto e formazione sulla comunicazione al grande pubblico tra i soggetti preposti al controllo del territorio (Arpac, Asi, Iss, Istituto zooprofilattico. Aziende idriche) e le associazioni ambientaliste; i giornalisti, i comunicatori scientifici. Un percorso — su cui Città della Scienza è pronta a mettersi a disposizione — che potrebbe rivolgersi anche ai tanti giovani reporter spontanei che agiscono sulla rete.

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