Macchia Soprana, oggi la verifica dei tecnici
Oggi sarà la giornata dei sopralluoghi sulle emergenze vere o presunte all'interno della discarica di Macchia Soprana che il sottosegretario Guido Bertolaso ha voluto far chiudere velocemente e senza appello. Martedì i primi risultati delle verifiche Palmiro Cornetta, sindaco di Serre, promette di "sbatterli" sul tavolo davanti al quale ci sarà il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ed accanto tutti i sindaci campani di località che ospitano discariche ed impianti per iltrattamento dei rifiuti. «Non starò zitto, a costo di risultare maleducato», aggiunge. Alle 10,30 di oggi armati d'elemetto e stivali i tecnici di tutti gli enti coinvolti e delle imprese che stanno portando avanti i lavori, accompagnati dai responsabili legali e politici di Corisa2, l'amministrazione provinciale, Ministero dell'Ambiente, comune di Serre, saranno davanti alla vasca "4". Sarà una prima verifica collettiva dell'idoneità del grande baule di cemento che è in costruzione, con tre metri di diametro, il grande terrapieno, un paralellepipedo necessario per arginare quell'ultimo muro di contenimento della montagna soprastante. Dopo i rifiuti e prima del fiume non ci sono che 300 metri di bosco. «Delle due l'una, o devo avviare le procedure per il procurato allarme ingenerato da chi, nei fatti ha ingiustificatamente provocato la chiusura, oppure devo costituirmi parte civile nel procedimento penale che si dovrà necessariamente aprire a carico di chi ha costruito una bomba ecologica che sta sulla testa dell'intera Piana del Sele», ragiona il sindaco di Serre. Dal Corisa 2 intanto arriva una precisazione in merito all'iniziativa assunta dalla Procura di Napoli. «La discarica di Serre non è stata assolutamente sequestrata», esordisce così il comunicato del Corisa2. Una conferma: «Si tratta della riproposizione automatica di un vecchio provvedimento riguardante il sito di stoccaggio provvisorio. In effetti, il sequestro preventivo richiamato, venne emesso dal Tribunale di Salerno il 9 agosto 2007, con un dispositivo di utilizzo, secondo delle prescrizioni, inerenti l'abbancamento dei rifiuti e la cattura del percolato. Tutte attività prescrittive poste in essere con solerzia e immediatezza. Il nuovo atto non è quindi che la cristallizzazione del precedente, che non inficia l'operato e il buon funzionamento dell'impianto, ed è stato riproposto, perché altrimenti oggetto di decadenza legale, in virtù del nuovo decreto legge n. 90 del 23 maggio 2008». La vasca 1, il sito di stoccaggio, attende ancora di essere svuotata. La questione, l'anno scorso, fu sollecitata anche dal giudice Frattini, della Procura di Salerno. La situazione non è chiara, e Gaetano De Simone, leader di "Rifiuti Zero", propone una commissione d'indagine: «Vanno accertate il perché di certe scelte tecniche fatte a Macchia Soprana. Anche perché il conto salato verrà messo, come al solito, sul groppone della collettività. Visto ciò che si è verificato andavano coinvolte le maggiori professionalità tecniche disponibili». Angelo Gallo, consigliere comunale d'opposizione, non si riesce a capacitarsi del fatto che ancora non sia stata festeggiata la circostanza della chiusura della discarica: «Una parte del nostro paese appare quasi dispiaciuta. Quasi che Serre non abbia più diritto a pensare a cose diverse dai rifiuti. Siamo il paese dell'oasi naturalistica, dell'olio d'oliva, del cavallo Persano, della buona mozzarella e delle energie alternative. Sui giornali, in tv, finiamoci ogni tanto, ma solo per questo. Io voglio pensare a queste cose e coltivo il sogno di una gran decisione collettiva che ci porti a non parlare più di monnezza». Cornetta è d'accordo in parte: «Fuochi d'artificio sì, ma quando avremo la certezza di aver salvato Valle della Masseria».