Sapna, giovedì l`assemblea per lo scioglimento
NAPOLI - II 2014 si aprirà subito con una novità annunciata - per la Provincia: scioglimento della Sapna, la società che fino ad ora ha gestito il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti. Per 2 gennaio è stata convocata l'assemblea dei soci perché con il 2013 si conclude in tutte le sue forme la provincializzazione del servizio per la gestione dei rifiuti. Con l'anno nuovo dovrebbe essere totalmente di competenza dei Comuni. "Il condizionale è d'obbligo perché la sorpresa potrebbe essere dietro l'angolo, sotto forma di una proroga sancita probabilmente dal mille proroghe - sottolinea il presidente della Provincia Antonio Pentangelo Certo sarebbe buffo, se non drammatico, assistere ad una corsa ali 'ultimo minuto che ci vedesse affidatari di una pro roga di tali servizi mentre stanno approvando la legge sullo svuota-poteri ". Ci si troverebbe davanti a palesi contraddizioni dove la politica con una mano tende a sciogliere le Province mentre con l'altra continua ad affidare loro servizi indispensabili, finanziati però attraverso i Comuni che nella maggior parte non trasferiscono i relativi fondi. Fino a quest'anno la Provincia di Napoli ha già anticipato 228 milioni di euro "Non nascondo le mie perplessità e fortìssime preoccupazioni in merito. Certamente in mancanza di novità con il nuovo anno dovrei chiudere la nostra gestione degli Stir. Non ho notizie, al momento, su chi, in assenza di proroghe, prenderebbe in carico gli stabilimenti per la gestione dei rifiuti " ", continua il presidente. Che contro il dise gno di legge che dispone l'abolizione della Provincia di Napoli per il passaggio alla Città metropolitana ha ingaggiato una vera e propria battagli. "Il ruolo di don Chisciotte non mi appartiene - ha detto Antonio Pentangelo cerche ritengo che un politico, ed in particolare un rappresentante delle Istituzioni, debba essere realista e seguire le regole della democrazia. Ma non ho remore nell'affermare ciò che è sotto gli occhi di tutti: il passaggio alla Città metropolitana deve essere assolutamente rimodulato dal Senato, altrimenti è inutile, farraginoso e dannoso". Come Pentangelo ne pronti a non aderirvi se la nuova istituzione non prevederà l'elezione diretta dei suoi rappresentanti e la propria autonomia finanziaria.