Attenzione concentrata su un'area molto vasta tra le province di Napoli e Caserta Si utilizzerà l'archivio dell'Istituto zooprofilattico
Una «centrale» per tutte le informazioni così il sottosuolo non avrà più segreti
Orlando, De Girolamo e Lorenzin firmano il provvedimento per delimitare le aree coltivabili e quelle «no food»
28 dicembre 2013
Fonte: Il Mattino
Mentre si parla di possibili modifiche al decreto per la Terra dei Fuochi, e l'euro parlamentare Enzo Rivellini lancia accuse parlando di raccolta di dati già esistenti, i ministri Andrea Orlando, Nunzia De Girolamo e Beatrice Lorenzin varano le indicazioni per la mappatura dei terreni agricoli campani prevista dalla legge e stabiliscono di far confluire tutte le informazioni già disponibili in un unico archivio utilizzando la struttura informatica dell'istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise. Gli enti interessati (dalle forze dell'ordine all'istituto geografico militare) integreranno poi i dati già raccolti, disponendo ulteriori indagini anche attraverso il telerilevamento nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili. Il riferimento è ai tré milioni di euro che il decreto prevede di prelevare dalle risorse europee «nell'ambito del programma operativo regionale finalizzate alla bonifica dei siti industriali e di terreni contaminati». I dati saranno esaminati da un gruppo di lavoro creato ad hoc e di cui faranno parte esperti di tutti gli enti competenti, dall'Arpac all'Ispra, dall'istituto zooprofilattico della Campania alla Regione. Gli obiettivi: individuare i siti interessati da sversamenti abusivi, classificare i terreni in base alle possibilità di utilizzarli (ci saranno quelli dove sarà vietata la produzione agroalimentare, quelli dove sarà possibile coltivare solo alcuni alimenti e quelli che dovranno destina re a colture diverse anche di biocarburanti), predisporre relazioni sulle misure da adottare. L'attenzione degli esperti si centrerà prioritariamente sui Comuni delle province di Napoli e Caserta prevedibilmente interessati agli sversamenti e successuvamente al restante territorio campano. Si partirà dunque da Napoli, Acerra, Afragola, Caivano, Calvizzano, Casamarciano, Castello di Cisterna, Casandrino, Casalnuovo, Casona, Cercóla, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Giugliano, Maraño, Marigliano, Mariglianella, Saviano, Melito, Mugnano, Noia, Palma Campania, Pomigliano, Qualiano, Roccarainola, Sant'Antino, San Giuseppe Vesuviano, Somma Vesuviana, Scisciano, Striano, Terzigno, Villaricca, Caserta, Aversa, Carinaro, Casaluce, Casal di principe, Casapesenna, Castelvolturno, Cesa, Frignano, Gricignano, Lusciano, Maddaloni, Marcianise, Mondragone, OrtadiAtella, Parete, San Cipriano, San Marcellino, Sant'Arpino, Succivo, Teverola, Trentola Ducenta, Villa di Briano, Villa literno.