Affondo di Rivellini

«Inutili i rilievi della Regione la mappa c`è già»

28 dicembre 2013 - Gerardo Ausiello
Fonte: Il Mattino

«Il monitoraggio avviato dalla Regione con i droni è mutile perché la Terra dei fuochi è stata già radiografata nel dettaglio tré volte: nel 1994, nel 2004 e tra il 2007 ed il 2008. Già molti anni fa, dunque, tutti sapevano che nelle province di Napoli e Caserta si stavano sversando veleni». L'europarlamentare Enzo Rivellini va all'attacco della politica e delle istituzioni. Lo fa carte alla mano, mostrando ai giornalisti un «dossier choc» che, a fine conferenza stampa, viene anche acquisito dai carabinieri: «Vent'anni fa, nell'ambito del progetto "Terra", il ministero dell'Ambiente ha fotografato l'intero Mezzogiorno d'Italia». «Inoltre nel 2004 - spiega Rivellini, d'intesa con il consigliere regionale Bianca D'Angelo - il ministero dell'Interno, grazie al Pon Sicurezza, ha dato ai carabinieri e al Cnr il compito di "radiografare" la Campania con il sistema Mivis, che consente di misurare da Affondo di Rivellini «Inutili i rilievi della Regione la mappa c'è già» un'altezza di 2500 metri le temperature del sottosuolo evidenziando eventuali anomalie. Tale intervento, costato circa 50 milioni, è stato infine replicato su mandato dell'Arpac per i soli territori dei Regi Lagni da un'altezza di 1500metrinell'ambito del piano contro l'inquinamento da amianto». Da qui l'affondo: «È evidente, allora, che da tempo si conoscevano le anomalie del sottosuolo per sversamenti fuorilegge. Sarebbe quindi stato facile verificare le dichiarazioni dei pentiti e le relazioni delle commissioni d'inchiesta avviando subito le bonifiche» insiste l'europarlamentare, che tra il 2003 ed il 2005 è stato amministratore della Recam, società regionale che avrebbe dovuto occuparsi proprio di bonifiche e La denuncia Lettere alle istituzioni e ai magistrati «Tutti sapevano dei veleni dal1994» che è stata invece messa in liquidazione. Ce n'è abbastanza, secondo Rivellini, per invocare chiarezza. Per questo l'europarlamentare ha inviato dettagliate lettere di denuncia al procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Colangelo, al procuratore regionale della Corte dei Conti Tommaso Cottone, al premier Enrico Letta, al governatore Stefano Caldoro e alle altre istituzioni competenti, nazionali e locali. «Spetterà alle autorità accertare se ci sia stata solo superficialità o anche gravi complicità. Ma adesso l'obiettivo è evitare che, dopo il business degli sversamenti di rifiuti tossici, si consumi anchel'affare delle bonifiche. Servono interventi mirati, è una follia pensare di bonificare tutta la Campania. Il 15 gennaio porterò le immagini della Terra dei fuochi a Strasburgo. L'Ue - aggiunge - è pronta a stanziare fondi per la nostra emergenza ambientale. Non possiamo sprecare questa occasione».

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