Da don Patriciello alla Natività tra i fusti I presepi al tempo della Terra dei fuochi
Frattamaggiore Don Angelo Crispino ha messo copertoni bruciati e fusti accanto al Bambino
24 dicembre 2013 - Luca Marconi
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
NAPOLI — I tre maggiori protagonisti della lotta dei comitati campani contro l'avvelenamento della regione finiscono sui presepi di San Gregorio Armeno. Ð maestro pastoraio Gennaro Di Virgilio ha confezionato tré statuine che ritraggono don Maurizio Patriciello, il parroco antiroghi di Caivano; il generale della Forestale Sergio Costa, protagonista, coi suoi uomini, dei più importanti ritrovamenti di rifiuti tossici interrati sotto coltivazioni attive; e l'oncologo del Pascale e membro dei Medici per l'Ambiente Antonio Martella.
I tre hanno ricevuto ieri le statuine a San Gregorio. «Per un Santo Natale di vita e non di morte» è invece lo striscione che introduce, come urlando, a caratteri cubitali, i fedeli della parrocchia della Santissima Assunta di Frattamaggiore ai tradizionali presepi. Anche quest'anno Don Angelo Crispino ha voluto rappresentare la «Terra dei veleni ai pie di della Capanna», e con quanto realismo: copertoni ammonticchiati, fusti presumibilmente tossici su prati ingannatori e a due passi dal Bambino che verrà la notte del 25. Troppo tadle, la terribile assonanza con le troppe bare bianche della «Terra di Fuochi». A San Giorgio a Cremano sono gli riamDino studenti delle alizzare presepi dove, al posto del Beniamino dormiente, troviamo scarti molto spedali, anche radioattivi, il peggiore terrore dalle denunce degli interramenti impuniti del Mezzogiorno. Si tratta degli alunni del III Circolo Don Milani. Gesù bambino nasce praticamente in una discarica ed i bambini del Vesuviano arrivano ad augurarsi per regalo la bonifica dei territori campani, con tanto di letterina a Babbo Natale. Ma la speranza non può morire agli occhi dei più piccoli così, ac canto ai presepi inquinati, ci sono anche quelli denominati «Campania Felix»: i bambini immaginano una Campania libera dai soprusi di carogne autoctone e non, verde e felice come un tempo, è come dovrebbe tornare ad essere secondo loro. I presepi sono esposti all'aperto per la manifestazione «Una strada, tanti presepi» dell'associazione Arte e Cultura. D paradosso, commentano i Verdi, è che «a San Giorgio, Portid e San Sebastiano la raccolta differenziata è mediamente oltre il 6o%».