Nei bidoni marroni della differenziata finisce di tutto

Raccolta umido, nuovo flop Scampia come Fuorigrotta

Bidoni marroni, tutto tranne l`umido dopo Fuorigrotta è flop a Scampia
Scarti alimentari, il piano non decolla pioggia di critiche sui social network «Scarsa informazione per i residenti»
22 dicembre 2013 - Valerio Iuliano
Fonte: Il Mattino

Un vecchio televisore al posto degli avanzi del piatto. È quello che si può vedere molto spesso nei contenitori marroni, utilizzati per la raccolta degli scarti alimentari. Un sistema - quello di prelievo dei rifiuti organici domestici inaugurato quasi due mesi fa, con l'obiettivo di affiancare il tradizionale porta a porta che attualmente riguarda, invece, circa350mila napoletani. Il nuovo metodo di raccolta degli avanzi di cibo investe quattro quartieri cittadini, da Fuorigrotta a Ponticelli, da Secondi gliano a San Pietro a Patiemo. In tutto circa 90mila abitanti, cui tocca depositare i materiali organici nei cassonetti marroni. Ma non tutti lo sanno. Oppure non tutti vogliono farlo. Diffìcile dire seprevalgalamancanza di inform azioni adeguate o la consueta inciviltà di alcuni napoletani poco avvezzi al rispetto dell'ambiente. Sui social network fioccano le critiche al nuovo sistema, così come le denunce sui cattivi comportamenti. Nella zona di Secondiglia- no succede frequentemente di notare contenitori marroni che raccolgono tutto fuorché l'umido. «Chi non conosce Napolieinapoletani-spiegal'exconsigliere comunale Raffaele Ambrosino, presidente dell'associazione "Anche Napoli Nord" - ha concepito la raccolta dei rifiuti umidi in cassonetti di forma identica a quelli per il tal quale ed ha pensato di piazzarli proprio nelle immediate vicinanze di quelli grigi. Ecco il risultato, ecco come si sprecano i soldi della nostra Tares».
Molte debolezze si riscontrano anche a Fuorigrotta, il quartiere più popoloso tra quelli interessati dal metodo di conferimento dell'umido. «Bisogna migliorare ancora - spiega il presidente della decima municipalità Giorgio De Francesco - ed è necessario sensibilizzare la cittadinanza. Noi lo stiamo facendo. Molti residenti, per pigrizia o per scarsa sensibilità ambientale, sbagliano il conferimento. E la vicinanza tra i contenitori marroni e quelli grigi è un problema da risolvere». Dal Comune filtra, invece, una certa soddisfazione per il sistema. Ma c ' è anche la consapevolezza che i cittadini dovrebbero essere meglio informati. «La sperimentazione sta dando risultati positivi - fanno sapere da Palazzo San Giacomo - anche se la comunicazione deve essere potenziata perché alcuni non sanno ancora come utilizzare il cassonetto. Ci siamo affidati a delle associazioni di cittadini che informeranno i residenti. Siamo partiti da poco e perciò è inevitabile qualche problema». L'amministrazione è intenzionata a proseguire con il metodo di raccolta, estendendolo al resto della città. Ma, contrariamente a quanto era stato annunciato ad ottobre, gli altri quartieri non saranno coinvolti entro la fine del 2013. I tempi La raccolta sarà estesa a tutta la città nel 2014 Fortini: più informazione e anche maggiore disciplina Tutto rimandato all'anno prossimo, quando altri 200mila napoletani saranno chiamati a conferire nei cassonetti marroni. «Non abbiamo ancora fissato le date - replica l'amministratore delegato dell'Asia Daniele Fortini - perché vogliamo concludere la sperimentazione. Il sistema di raccolta nasce anzitutto dal principio che, differenziando l'umido, lo si porta negli impianti di compostaggio. Così si determina un grande risparmio. È necessari a una maggiore disciplina da parte dei residenti, insieme con una comunicazione puntuale. Questo metodo si affianca al porta a porta integrale che, da 350mila cittadini, sarà esteso a 500mila. Per quest'ultima, occorreranno le risorse economiche finalmente in arrivo, dopo sei anni in cui Napoli ha ottenuto zero euro dal governo per lo sviluppo della raccolta differenziata, a fronte dei 60 milioni per il Comune di Roma». Per i primi mesi del 2014, è prevista l'erogazione di 8 milioni da parte della Regione Campania e di altri 5 dal ministero dell'Ambiente. Nel2013, ilComu- La raccolta ne ha ricavato 3 milioni di euro dal riciclo di carta, plastica e vetro, attraverso l'acquisto dei materiali da parte di ditte specializzate. 130mila tonnellate di rifiuti riciclabili - fanno sapere dall'Asia sono state differenziate quest'anno. 200mila tonnellate è l'obiettivo fissato per il 2014. « Così risparmieremmo - riprende Fortini -12 milioni per i costi di trattamento e smaltimento, rispetto al 2013. Una cifra che equivale ad un risparmio di 50 euro annui per una famiglia di 4 componenti sulla bolletta Tares». Se lo augurano tutti i contribuenti.

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