Il cardinale commenta le misure di sicurezza per il sacerdote. Che conferma: "Vigilanza? Ci rinuncerei"

Sepe: La scorta a don Patriciello? Un prete non va in giro con la polizia

21 dicembre 2013 - Antonio Di Costanzo
Fonte: Repubblica Napoli

«VEDRÒ don Patriciello tra poco e gli dirò, ma che scorta? Io ci ho rinunciato,è giusto che ce l' abbia un sindaco, ma non un vescovo». L' arcivescovo Crescenzio Sepe commenta così la possibilità che il sacerdote possa essere messo sotto scorta perché in prima linea nella battaglia nella Terra dei fuochi. «Nonè possibile- aggiunge Sepe - andare in una parrocchia accompagnati dalla polizia. La scorta non serve, tanto se mi uccidono almeno non uccidono anche quei poveretti della scorta, anche perché scorta o non scorta... E poi don Maurizio non è tipo da scorta, sono convinto che la pensi come me». Conferma che arriva nel pomeriggio dallo stesso sacerdote del Parco verde di Caivano: «La scorta? A me nessuno ha detto niente e la notizia l' ho saputa dai giornali - afferma Patriciello- Comunque, ci rinuncerei. Un prete non può andare in chiesa scortato, la penso come il cardinale». Prima dell' incontro con il prete l' arcivescovo visita la Casa di Tonia: la struttura della zona dei Miracoli che ospita donne incinte e mamme in difficoltà, d' ogni razza e religione, dedicata a Tonia Accardo, la ragazza morta a 31 anni dopo aver rinunciato a curarsi un tumore pur di far nascere la sua bambina. Vicenda che il cardinale racconta al sindaco Luigi de Magistris arrivato anche lui per festeggiare il Natale e consegnare regali ai piccoli che vivono nel centro, donato in comodato d' uso dal Pio Monte della misericordia, e gestito da volontari e associazioni che possono contare anche sulla collaborazione gratuita di circa 200 medici. Quasi a voler ribadire la ritrovata armonia con Sepe, il sindaco lancia un appello all' unità: «Insieme lavoriamo per questo luogo di solidarietà e per questo con il cardinale abbiamo voluto lanciare il messaggio di auguri. Le forze si devono unire e c' è grande volontà di eliminare le inutili contrapposizioni». Ma mentre nella Casa di Tonia si festeggia la solidarietà, dalla periferia arrivano altre brutte notizie su questo fronte. «Alcuni locali dove sta sorgendo l' ospedale di Emergency a Ponticelli - dice de Magistris - sono stati vandalizzati. Si tratta di un fatto molto grave che non ci fermerà. Realizzeremo lì, nel parco De Filippo, l' ospedale di Emergency nelle prossime settimane». Sepe lunedì sarà a Roma, accompagnato dal governatore Stefano Caldoro, in udienza dal Papa «per regalargli ufficialmente il presepe napoletano che sarà messo in mostra in piazza San Pietro - annuncia l' arcivescovo gli rinnoverò l' invito a venire a Napoli, speriamo che possa venire nel 2014. Veramente gliel' ho già detto dieci volte, ma è chiaro che lui ha molti impegni e non riesce ancora a trovare il momento giusto. Spero che questo presepe napoletano sia per il Papa come la stella cometa peri magi, mostrandogli la strada verso Napoli. Lui mi ha assicurato che verrà sicuramente, "non so quando" ha detto "ma prima o dopo verrò anche perché Napoli è come Buenos Aires"». A papa Francesco sarà regalato il presepe, con statue alte anche due metri, ideato e realizzato dall' artista napoletano Antonio Cantone, insieme con la moglie Maria Costabile. Per la prima volta l' artigianato artistico napoletano sarà così esposto in piazza San Pietro. Grazie all' allestimento ideato dallo scenografo Antonio Di Tuoro il presepe potrà essere ammirato da ogni lato, a 360 gradi. La struttura è già in allestimento e, l' altra sera, Papa Francesco dopo aver visto gli operai al lavoro dal suo balcone ha incaricato il cardinale Bertello di far mandare loro del panettone e delle bevande per rifocillarli. In attesa del Papa «il 27 gennaio - è sempre Sepe a comunicarlo - alla Casa di Tonia arriverà il sottosegretario alla difesa Gioacchino Alfano che porterà altri doni romani per i bambini».

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