«Ragionare insieme» «II confronto sui temi e sulle iniziative da seguire deve rappresentare la strada maestra»

Renzi, visita «privata» nella Terra dei fuochi Renzi arriva nella Terra dei fuochi «Ma non voglio codazzi»

Il neosegretario del Pd tra Giugliano e Casal di Principe in visita privata
Caldoro incontra i comitati e promette consultazioni prima delle decisioni
20 dicembre 2013 - Simona Brandolini
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — «Non voglio il codazzo di giornalisti perché non veniamo a fare passerella». Matteo Renzi ha imposto ai suoi un rigoroso silenzio-stampa sulla sua visita nella Terra dei fuochi. Tant'è che in serata arrivano tré laconiche righe: «L'annunciata visita di Matteo Renzi alla Terra dei fuochi sarà in forma privata. Quindi, luogo e orario non saranno comunicati». Ma la giornata è tutta all'insegna del depistaggio. Anche se i renziani, per esempio il deputato Massimiliano Manfredi, da per certo il suo arrivo e si rammarica di non poter presenziare all'iniziativa. Dunque Renzi sarà oggi in Campania, ma nessuno lo deve sapere. Non per essere fiscali, ma solitamente le visite private non si annunciano. Se, per delicatezza, per questione di ordine pubblico o per principio, non si vogliono telecamere e cittadini al seguito, si va in un posto e poi dopo si comunica. Quando, invece, diventa come, nel caso della Terra dei fuochi, un tema da campagna elettorale, le aspettative sono legittime oltre che alte. Anche perché il candidato Renzi a Servizio Pubblico disse: «La settimana successiva alle primarie il mio primo atto sarà andare nella Terra dei fuochi con i sindaci di tutta Italia, per dire: noi non stiamo nei nostri circoli ma affrontiamo i problemi reali e per dire che l'Italia si riprende il territorio». Insomma non proprio una visita privata. Concetto ribadito, twittato anche nei giorni successivi, sino al dibattito su Sky, durante il quale Renzi annuncia: «Un miliardo di euro per la bonifica della Terra dei fuochi». Ma tant'è, di positivo c'è che, almeno, ha mantenuto una promessa (cosa rara almeno quanto le dimissioni in Italia). Per ora non si sa neanche se verrà il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando impegnato in Parlamento con la fiducia al governo Letta. In una prima ipotesi Renzi avrebbe voluto visitare la Resit, la ormai famigerata megadiscarica di Giugliano che lo stesso commissario alle bonifiche Mario De Biase ha definito «la Chemobyl della Campania». Un'altra tappa potrebbe essere la diocesi di Aversa, di cui è vescovo, monsignor Angelo Spinillo, molto vicino a don Patriciello e alle vittime del disastro ambientale. Ma potrebbe aver cambiato programma, lo si capirà oggi. Intanto il governatore Stefano Caldoro scrive ai comitati per rispondere alle loro istanze: «Ð confronto sui temi, sulle iniziative rappresenta la strada da seguire per individuare e risolvere i problemi». Caldoro spiega che, per quanto riguarda il decreto sulla Terra dei Fuochi, ci sono argomenti che sono di competenza nazionale e non regionale. «La Regione in tempi non sospetti ha chiesto l'intervento con provvedimenti di urgenza — dice — n testo del governo può essere integrato e migliorato. Anche noi, e possiamo farlo insieme, in sede di conversione proporremo alcuni aggiustamenti». Le risorse previste nel decreto, come sottolinea, «sono regionali, allo stato non ce ne sono di aggiuntive di carattere nazionale».

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