Ambiente Il Comune di Napoli traccerà gli alimenti che saranno venduti al mercato Caan

Tubi d`acqua all`amianto, c`è la mappa La sfida del mercato di Napoli: controlli sanitari sulla frutta

Le condotte in venti paesi del Casertano e uno nel Napoletano
Diana (presidente Caan): pronta l'intesa con la facoltà di Agraria La produzione verrà esaminata e certificata prima della vendita
20 dicembre 2013 - Paolo Cuozzo
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

Venti paesi in provincia di Casería uno (Villaricca) in provincia di Napoli. Sono i centri in cui esistono ancora condotte idriche in eternit, cemento-amianto, potenzialmente pericolose. Ï «Corriere» è in grado di pubblicare l'elenco preciso dei paesi. La maggior parte delle condotte si trova nell'Alto Casertano. Sul versante della sicurezza alimentare intanto è stato deciso che la frutta messa in commercio dai fruttivendoli che lavorano al Caan sarà analizzata, certificata e quindi tracciabile: i risultati degli studi che verranno effettuati saranno periódicamente resi noti dal Comune di Napoli e dall'Università di Agraria.
NAPOLI — La frutta messa in commercio dai fruttivendoli che lavorano al Caan sarà analizzata, certificata e quindi tracciabile: i risultati degli studi che verranno effettuati saranno periodicamente resi noti dal Comune e dall'Università di Agraria. Nei mesi prossimi, inoltre, sul sito internet di Palazzo San Giacomo sarà anche possibile conoscere quali sono i supermercati o gli esercizi commerciali che venderanno la frutta distribuita dagli agricoltori del Caan, il Centro agroalimentare di Volla. Comune di Napoli, Centro Agroalimentare Caan e Dipartimento di Agraria dell'Università Federico II hanno siglato un protocollo d'intesa che sostanzialmente mira a contrastare la psicosi che si è diffusa nei consumatori campani — e non solo — a seguito dell'allarme Terra dei fuochi. L'intesa affida al Dipartimento di Agraria dell'Ateneo federiciano il compito di effettuare analisi e controlli sui prodotti agroalimentari venduti dal Caan prima che vengano immessi sul mercato al dettaglio, conferendo loro una certificazione di qualità. «La vicenda della Terra dei fuochi, l'inquinamento dei territori e, in alcuni casi, la disinformazione — ha detto il vicesindaco Tommaso Sodano, che è un agronomo — stanno mettendo in ginocchio un settore vitale dell'economia non solo napoletana, ma di tutta la regione». Secondo Sodano, sono in particolare due i rischi a cui si può andare in contro: «La perdita di terreni agricoli e la nascita di un mercato al nero dei prodotti che», ha aggiunto, «in alcune aree già si sta verifi cando». Le analisi saranno effettuate a campione ogni settimana su tutte le partite di prodotti che arrivano al Caan e i dati saranno pubblicati sui siti del Centro agroalimentare e del Dipartimento di Agraria così da essere visibili e consultabili dalla cittadinanza. «Il nostro lavoro — ha detto Masi, direttore del Dipartimento — mira a certificare non solo la salubrità dei prodotti ma la loro qualità complessiva. Andiamo ad assumerci delle responsabilità con l'obiettivo di recuperare l'immagine della Campania felix e auspichiamo che il nostro metodo possa diventare un modello da esportare in tuta i mercati generali del Paese». «Questo protocollo — ha dichiarato Lorenzo Diana presidente del Caan — raccoglie l'allarme dei produttori». Secondo Diana, le misure contenute nel decreto per la Terra dei fuochi produrranno risultati «fra troppo tempo, quando il settore potrebbe già essere stato distrutto». Sul fronte ortofrutticolo — ha ricordato Diana — la Campania è tra le prime tré produttrici d'Europa con la Puglia e la Catalogna e, pertanto, «la tutela di questa eccellenza deve essere un problema di rilevanza nazionale perché incide sull'economia di tutto il Paese». «Le difficoltà che sta vivendo il settore agroalimentare campano sono una questione di rilevanza  nazionale. Se non si tutelano Napoli e la Campania, ne esce male tutto il Paese». Luigi de Magistris in tal senso non ha dubbi. «Ð nostro compito — ha detto il sindaco — deve essere duplice: rassicurare i consumatori e dare forza ai tanti imprenditori onesti che coltivano le nostre terre, producendo pr odotti di qualità, e nel caso in cui si siano delle criticità, affrontarle». Il primo cittadino ha sottolineato «l'importanza di una corretta informazione che non generalizzi ed estenda il problema della Terra dei fuochi su tutta la Campania». «I siti inquinati — ha detto de Magistris — ci sono e con il decreto varato dal Governo si faranno le bonifiche, ma oggi abbiamo l'esigenza urgente di mettere in campo un'azione concreta contro l'allarmismo ingiustificato che si è diffuso, ma senza nascondere i problemi».

La normativa Ue

Direttiva europea 178/2002 art. 18 sulla tracciabilita' alimentare: definizione Capacità di ricostruire la storia di un prodotto e delle sue trasformazioni con informazioni documentate Nelle filiere agroalimentari Possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione animale o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione
La tracdabilità è la capacità di risalire alla storia e all'uso o alla collocazione di un prodotto o di un'attività attraverso identificazioni documentate. Questo riguarda tutte le parti interessate al prodotto e/o al servizio, la cui interazione influisca sulla conformità ai requisiti del prodotto e/o del servizio

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