Dal pozzo acqua al manganese sulle coltivazioni Manganese al 900%, stop al pozzo: irrigava ortaggi
Nel pozzo le analisi hanno  rivelato la presenza di metalli - dal berillio al manganese - con  livelli tra il 200 e il 900 % oltre i limiti di legge: stop al pozzo che  irrigava 1 Smila metri quadri coltivati a ortaggi. La Forestale ha anche  sequestrato un'altra parte del terreno (in tutto 5 ettari) utilizzata  come discarica: dallo scavo sono emersi pneumatici, plastiche, scorie  metalliche di fusione industriale, amianto, scarti di lavorazione di  aziende del pellame. 
 CAIVANO. Un altro pozzo avvelenato  con nella Terra dei Fuochi. Che da anni, dava acqua contaminata con  fluoruri e manganese, alle coltivazioni di cavoli e broccoli. E se tutto  questo non fosse bastato, sotto questo terreno asservito da pozzo  avvelenato, pari a cir   ca cinque ettari, - circa 50mila metri quadrati  - è stata scoperta l'ennesima mega discarica «lombata», coperta e  nascosta con un tappeto oltre 110mila metri cubi di terreno di riporto,  preso chissà dove e così tanto da far alzare di circa mezzo metro fl  piano di campagna. La zona è sempre località Sanganiello, dove da luglio  sono stati seque   strati venti pozzi e più di 600mila metri quadri di  campi coltivati.   Ieri mattina, gli agenti del comando provinciale di  Napoli del corpo forestale, diretto dal generale Sergio Costa, hanno  posto sotto sequestro il pozzo e i cinque ettari, eseguendo un decreto  d'urgenza, disposto dalla Procura di Napoli, sezione reati ambientali.    Impressionanti i dati di laboratorio dell'Arpac. L'acqua del pozzo è  risultata inquinata da fluoruri, con superamento del 100 per cento dei  limiti di legge, e da tanto manganese, la cui percentuale si è attestata  al superamento del 900 per cento del massimo consentito. Ancora più  sconvolgente quello che è stato scoperto al primo colpo di ruspa. Sotto  il terreno di ben 13mila metri quadri ancora coltivati a cavoli, e di  altri lOmilametriquadripreparati per la semina, gli scavi hanno  evidenziato pneumatici sepolti da anni, plastiche e teli della stessa  sostanza, pezzi di asfalto, scorie metalliche, amianto, scarti di  aziende del pellame, solventi, colle e vernici, calcinacci  dell'edilizia, tubi, mattonelle, blocchi di cemento.   Un vero  immondezzaio tossico e velenoso. Stessa situazione sotto gli altri  28mila metri quadri, che per fortunanon erano coltivati. I campioni  analizzati, e presi a varia profondità con la tecnica del carotaggio,  analizzati nei laboratori dell'Agenzia Regionale per la protezione  dell'Ambiente, hanno ri  scontrato il superamento della soglia di  contaminazione per berillio - tra il 200 ed il 300% oltre i limiti di  legge -, dello stagno - tra il 250 ed il 500% superiori ai limiti - e  per un solo campione, anchelozinco, che è risultato superiore ai limiti  dell' 80%.   Intanto, ieri la commissione Difesa della Camera ha  espresso parere favorevole alla l'utilizzo dell'esercito nella Terra dei  Fuochi così come previsto dal decreto 136/2013 del Governo m via di  conversione alla Camera. Soddisfazione esprimono i deputati del Pd  Valeria Valente e Salvatore Piccolo. Intanto, il presidente della  commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Mariniello, ha chiesto al  ministro dell'Interno di dare un servizio di scorta per don Maurizio  Patriciello. «Ho saputo di questa richiesta - spiega il parroco di  Caivano -. A me non fa affatto piacere, non ne vedo la necessità. Una  scorta per me che sono parroco rappresenterebbe la fine».

