Il blitz Caivano, la Forestale sequestra 5 ettari

Dal pozzo acqua al manganese sulle coltivazioni Manganese al 900%, stop al pozzo: irrigava ortaggi

Richiesta una scorta per don Patriciello: «Non ne sento il bisogno
19 dicembre 2013 - Marco Di Caterino
Fonte: Il Mattino

Nel pozzo le analisi hanno rivelato la presenza di metalli - dal berillio al manganese - con livelli tra il 200 e il 900 % oltre i limiti di legge: stop al pozzo che irrigava 1 Smila metri quadri coltivati a ortaggi. La Forestale ha anche sequestrato un'altra parte del terreno (in tutto 5 ettari) utilizzata come discarica: dallo scavo sono emersi pneumatici, plastiche, scorie metalliche di fusione industriale, amianto, scarti di lavorazione di aziende del pellame.
CAIVANO. Un altro pozzo avvelenato con nella Terra dei Fuochi. Che da anni, dava acqua contaminata con fluoruri e manganese, alle coltivazioni di cavoli e broccoli. E se tutto questo non fosse bastato, sotto questo terreno asservito da pozzo avvelenato, pari a cir ca cinque ettari, - circa 50mila metri quadrati - è stata scoperta l'ennesima mega discarica «lombata», coperta e nascosta con un tappeto oltre 110mila metri cubi di terreno di riporto, preso chissà dove e così tanto da far alzare di circa mezzo metro fl piano di campagna. La zona è sempre località Sanganiello, dove da luglio sono stati seque strati venti pozzi e più di 600mila metri quadri di campi coltivati. Ieri mattina, gli agenti del comando provinciale di Napoli del corpo forestale, diretto dal generale Sergio Costa, hanno posto sotto sequestro il pozzo e i cinque ettari, eseguendo un decreto d'urgenza, disposto dalla Procura di Napoli, sezione reati ambientali. Impressionanti i dati di laboratorio dell'Arpac. L'acqua del pozzo è risultata inquinata da fluoruri, con superamento del 100 per cento dei limiti di legge, e da tanto manganese, la cui percentuale si è attestata al superamento del 900 per cento del massimo consentito. Ancora più sconvolgente quello che è stato scoperto al primo colpo di ruspa. Sotto il terreno di ben 13mila metri quadri ancora coltivati a cavoli, e di altri lOmilametriquadripreparati per la semina, gli scavi hanno evidenziato pneumatici sepolti da anni, plastiche e teli della stessa sostanza, pezzi di asfalto, scorie metalliche, amianto, scarti di aziende del pellame, solventi, colle e vernici, calcinacci dell'edilizia, tubi, mattonelle, blocchi di cemento. Un vero immondezzaio tossico e velenoso. Stessa situazione sotto gli altri 28mila metri quadri, che per fortunanon erano coltivati. I campioni analizzati, e presi a varia profondità con la tecnica del carotaggio, analizzati nei laboratori dell'Agenzia Regionale per la protezione dell'Ambiente, hanno ri scontrato il superamento della soglia di contaminazione per berillio - tra il 200 ed il 300% oltre i limiti di legge -, dello stagno - tra il 250 ed il 500% superiori ai limiti - e per un solo campione, anchelozinco, che è risultato superiore ai limiti dell' 80%. Intanto, ieri la commissione Difesa della Camera ha espresso parere favorevole alla l'utilizzo dell'esercito nella Terra dei Fuochi così come previsto dal decreto 136/2013 del Governo m via di conversione alla Camera. Soddisfazione esprimono i deputati del Pd Valeria Valente e Salvatore Piccolo. Intanto, il presidente della commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Mariniello, ha chiesto al ministro dell'Interno di dare un servizio di scorta per don Maurizio Patriciello. «Ho saputo di questa richiesta - spiega il parroco di Caivano -. A me non fa affatto piacere, non ne vedo la necessità. Una scorta per me che sono parroco rappresenterebbe la fine».

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