Nella Terra dei fuochi arrivano gli scienziati
SCIENZIATI di università straniere e giornalisti di testate estere. Un' unica destinazione: la Terra dei fuochi. Il mondo accende i riflettori sull' emergenza ambientale tra Napoli e Caserta. In primo piano, la protesta.
USCIRÀ nei prossimi giorni un reportage del quotidiano francese Le Monde. Ma hanno già preso contatti con i territori inviati speciali di Der Spiegel, testata tedesca, e del britannico The Observer. Spazio alle voci critiche che stanno animando le coscienze dei cittadini: intervistati il parroco anti-roghi don Maurizio Patriciello e Lucio Iavarone dei comitati per la "Terra dei fuochi". Intanto a Giugliano si sta svolgendo un simposio tra studiosi provenienti dalle facoltà di tutto il mondo. Si sono dati appuntamento per due giorni a Palazzo Palumbo per misurare con "certezza scientifica" gli effetti sulla popolazione dell' inquinamento prodotto dai rifiuti. Perché il nesso tra malattie e danni all' ambiente resta il nodo gordiano dei movimenti. È nata una task force: "Pandora". Con l' obiettivo - ha spiegato l' organizzatrice del convegno, Paola Dama, ricercatrice nel campo dei tumori all' università dell' Ohio - di «raccogliere informazioni tecniche e scientifiche di tipo multidisciplinare». A confronto infatti ci sono medici, ingegneri, agronomi. Per molti è un viaggio di ritorno nella loro terra di origine. Come nel caso di Vincenzo Romanello, che lavora sulla contaminazione dei suoli radioattivi in Germania. O di Saverio Stranges dell' università di Warwick in Inghilterra. Un contributoè stato offerto dal dottor Mario Fusco che si occupa del registro tumori nell' Asl Napoli 3, in pieno "triangolo della morte". In platea anche Francesca Santagata, ingegnere dell' Abc, azienda idrica napoletana.