Monito di Sepe in Villa comunale «Giustizia di Dio per chi inquina»
Natale di festa e solidarietà quello andato in scena ieri in Villa comunale a Napoli. L'occasione era «Il Natale della terra» organizzato da Coldiretti Campania d'intesa con la Diocesi. E il cardinale Crescenzio Sepe è tornato a invocare «la giustizia di Dio» nei confronti di chi avvelena la terra. Sepe si è scagliato di nuovo contro «quei delinquenti che, per avidità di denaro e brama di arricchimento, non hanno esitato a tradire la propria terra, la propria famiglia, i propri figli e tutta la comunità, stringendo uno scellerato patto criminale di morte con altri delinquenti che avevano bisogno di liberarsi di rifiuti tossici, attentando gravemente alla vita di tutti». Il monito durante l'omelia della messa celebrata in Villa. «Da alcuni anni - ha detto il cardinale - alcuni nemici di Dio e degli uomini sono venuti nelle nostre terre infestandole di veleni tossici e riducendole a coltivazione di morte, invece che di vita, di prospe rità e di progresso. Quando il settore agricolo è bistrattato e violentato, le conseguenze che ne derivano alla vita, alla salute e all'equilibrio ecologico sono sempre gravi e, in genere, difficilmente rimediabili, almeno nel breve tempo». E ancora: «Facciamo memoria - ha proseguito - delle tante vittime innocenti e siamo certi che la giustizia di Dio non tarderà a farsi sentire, ma vogliamo anche che la giustizia terrena faccia arrivare la sua condanna sui responsabili dei gravissimi delitti, mentre chiediamo alle istituzioni e agli uomini di buona volontà di adottare con urgenza tutte le misure per delimitare e bonificare quei terreni inquinati a salvaguardia della salute e della vita di tutti i cittadini». «Vogliamo confermare e gridare con voce alta e ferma - ha concluso il cardinale Sepe - la eccezionale qualità e bontà dei prodotti agricoli campani rispetto ai quali non sono mancate deprecabili e vergognose forme di speculazione tentando di gettare una luce sinistra su tutta la Campania che invece mantiene e ofirel'integrità e l'eccellenza della sua stragrande produzione agricola. Chiediamo l'aiuto del Signore perché possiamo superare questo momento di difficoltà». Nell'ambito dell'iniziativa della Coldiretti sono state anche adottate quattro mense dei poveri: il centro per i senza fissa dimora «La tenda» nel quartiere Sanità, la mensa dei francescani in piazza del Gesù, «La casa di Tonia» di Napoli e la comunità «II pioppo» di Somma Vesuviana. Quattro strutture di accoglienza che per alcuni giorni riceveranno pasta, formaggi, verdure, olio, ortaggi e tutto ciò che serve a rendere meno amare le festività degli ultimi. Secondo un recente censimento dei senza fissa dimora, solo a Napoli sono oltre 800, il doppio rispetto al 2008.