Stop a un altro carico di materiale radioattivo l’ipotesi del pm: complici alcuni centri clinici

28 giugno 2008
Fonte: Il Mattino

Un accordo tra alcuni centri clinici e ditte di sversamento di rifiuti pericolosi e radioattivi. È l’ipotesi seguita in queste ore dalla Procura di Napoli, dopo l’ultimo carico di spazzatura contaminata dallo iodio 131. È accaduto ieri all’ingresso della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte. Come quello bloccato giovedì mattina anche questo veicolo proveniva da via Nuova Brecce di Napoli, dalla periferia orientale del capoluogo partenopeo, dove appunto opera un centro di stoccaggio. È il secondo in due giorni nella stessa discarica, il nono caso in meno di un mese, a partire dall’otto giugno, da quando lo iodio 131 è entrato con prepotenza nell’agenda della crisi campana. L’ipotesi è quella di un business: abbattere i costi di sversamento di rifiuti particolari, grazie alla falsificazione di codici e di bolle di accompagnamento, senza seguire onerose trafile imposte dalla comunità europea. Lo stesso generale dell’Esercito Franco Giannini ha rimarcato un concetto: «Staneremo chi sversa merce radioattiva tra i rifiuti solidi urbani», ha spiegato dopo l’ultimo carico a rischio.

 

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