Choc a Sant'Anastasia: il primo cittadino Carmine Esposito bloccato dai carabinieri con una busta da 15mila euro

Intasca la mazzetta per l`appalto rifiuti, sindaco finisce in cella

Mazzette, sindaco arrestato dopo l`incasso
La denuncia dal gestore di un appalto al Comune: pretendono soldi da noi Imprenditore incontrato al centro commerciale L'avvocato: molti punti sono oscuri
15 dicembre 2013 - Daniela Spadaro
Fonte: Il Mattino

Bloccato dai carabinieri in auto, aveva con sé ancora i soldi della mazzetta, 15milaeuro, appena intascati. Ð sindaco di Sant'Anastasia Cannine Esposito, eletto con il centro destra ma uscito dal Pdl, è stato arrestato dai militari di Castello di Cisterna con l'accusa di corruzione. Il primo cittadino aveva, infatti, incassato la tangente estorta a una ditta che si era aggiudicata nei mesi scorsi l'appalto per la raccolta dei rifiuti nel comune vesuviano. Il titolare della società si era rivolto ai carabinieri i quali hanno registrato tutti i colloqui intercorsi tra lui ed Esposito, incontri nel corso dei quali sono stati presi accordi per la "mazzetta". Anche l'accordo di ieri, quello decisivo, è stato registrato: i due si sono incontrati prima in Municipio e successivamente in un bar.
Eletto nel 2010, Esposito era divenuto il simbolo della lotta contro i vincoli anti-edificabilità della Zona rossa ad alto rischio vulcanico. L'avvocato: «In questa inchiesta molti punti sono da chiarire».
«Concussione per induzione» è l'accusa mossa dalla Procura di Noia al sindaco di Sant'Anastasia Carmine Esposito, ora in stato di arresto nel carcere di Poggioreale. Secondo gli inquirenti, il primo cittadino ex Pdl avrebbe chiesto e intascato tangenti da un imprenditore in relazione a un appalto comunale. Erano le 10.32 quando due vetture, con all'interno carabinieri in abiti civili della compagnia di Castello di Cisterna guidata dal maggiore Michele D'Agosto, hanno bloccato in territorio di Pomigliano d'Arco l'auto con alla guida il sindaco di Sant'Anastasia, Carmine Esposito. Gli hanno intimato di scendere e l'hanno portato in caserma. La nota della Procura di Noia firmata dal procuratore Paolo Mancuso chiarisce i motivi dell'arresto già nella tarda mattinata: i carabinieri avevano assistito poco prima ad uno scambio di denaro avvenuto nei pressi del centro commerciale di Sant'Anastasia. Quindicimila euro in contanti, banconote di piccolo taglio infilate in una rigonfia e anonima busta bianca che il titolare di un'impresa assegnataria di un appalto comunale in materia di rifiuti, aveva consegnato al sindaco. L'indagine era già in corso da tempo per iniziativa di polizia giudiziaria: guadagnatasi la fiducia dell'imprendi tore e con il coordinamento della Procura della Repubblica di Noia e dunque le autorizzazioni previste dalla legge, i carabinieri avevano monitorato tutte le fasi degli incontri. Dalla richiesta di tangente di cinquemila euro al mese, alla consegna della somma di denaro che secondo la Procura rappresenta dunque l'arretrato degli ultimi tré mesi. La busta con il denaro è stata trovata dai carabinieri in possesso di Esposito e sequestrata. Mentre il sindaco era in caserma, i carabinieri hanno proceduto a una perquisizione della sua abitazione, ma non è ancora stato reso noto se abbiano o meno trovato altri elementi a supporto delle accuse. Sono in corso ulteriori accertamenti che permetteranno di definire in maniera compiuta tutte le ulteriori responsabilità. Nel frattempo il sindaco è rimasto per molte ore alla compagnia di Castello di Cisterna, raggiunto poi dal suo avvocato, il professor Vincenzo Maiello, che ha commentato m maniera concisa: «Rispetto a questa vicenda ci sono molti punti oscuri rispetto a quelli che sembrano apparentemente chiari». Solo poco dopo le 17 di ieri Esposito è stato accompagnato dai militari nel carcere di Poggioreale, gli è conte stato il reato di «induzione indebita a dare o promettere utilità» previsto dall'articolo 319 quater del codice penale. Ossia «concussione per induzione». Ma a quali punti oscuri si riferisce Maiello? Il legale sarà più esaustivo dopo il primo interrogatorio del gip e l'udienza di convalida dell'arresto che potrebbe essere fissata già domani o probabilmente tra martedì e mercoledì. In quella sede Esposito potrà decidere se rilasciare dichiarazioni spontanee. Il pm titolare dell'inchiesta è Cristina Amoroso. Per ora nessuno degli awersari politici locali del sinda- co Esposito ha voluto rilasciare dichiarazioni, si sono invece espressi il deputato Massimiliano Manfredi (Pd) e il componente dell'esecutivo nazionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. E se l'onorevole Pd si limita a chiedere chiarezza m tempi brevissimi e parla di «scenario inquietante sul quale gli inquirenti sono chiamati a fare chiarezza in tempi brevissimi, nel rispetto sia di chi al momento risulta coinvolto che dell'intera cittadinanza del territorio vesuviano, che mai come ora necessita di istituzioni forti e al di sopra di ogni sospetto», Borrelli si lancia in dichiarazioni durissime. «Non ci meraviglia è accaduto. Sono anni - dice - che combattia mo contro i metodi e gli atti del sindaco Esposito. Per questo motivo fui anche aggredito durante un convegno sull'emergenza Vesuvio da Esposito. Nessuna solidarietà a questo soggetto». Gli inquirenti non hanno voluto per ora rendere nota l'identità dell'imprenditore coinvolto e della ditta, ma si tratterebbe di un'azienda che altre volte aveva denunciato richieste estorsive.

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