Il generale: «Siamo pronti a riaprire il Cdr»
Battipaglia. Chiude la discarica di Macchia Soprana a Serre, riapre l'impianto di Cdr a Battipaglia. E' questa l'ipotesi ventilata dal generale Franco Giannini, stretto collaboratore del sottosegretario Bertolaso, per fronteggiare l'ennesima emergenza causata dal blocco dell'attività del mega-sversatoio in seguito a cedimenti strutturali delle vasche. Resta però il problema legato al fatto che l'impianto è già saturo. Non vi sarebbe spazio nella "fossa" per ricevere altra immondizia da trattare, né nei capannoni della Fos e nemmeno aree libere dove depositare le ecoballe. Il piazzale è pieno infatti di "prodotto finito" che sarebbe arrivato anche da altri Cdr. Prima di rimettere in moto i nastri trasportatori e far ripartire il ciclo è dunque necessario trovare un sito dove stoccare le ecoballe (sia quelle già prodotte prima della chiusura sia quelle derivanti dalla "lavorazione" del materiale presente nella "fossa"). Ed infine bisogna reperire una discarica dove trasportare gli scarti di lavorazione (Fos e sovvalli). E' stato nel corso di un intervista al "Il Mattino" che il generale Giannini ha ipotizzato la riapertura degli impianti di Cdr. «Sarà così possibile far fronte all'impasse creatasi con la chiusura di Serre» le dichiarazione del Capo missione tecnico-operativa. Se questa indicazione si concretizzerà, l'impianto di Battipaglia dovrà ripartire per smaltire i rifiuti della provincia di Salerno mentre dovrebbero essere le strutture di Giugliano e di Caivano a ricevere quelli di Napoli e dintorni. E così, pochi giorni dopo la chiusura ufficiale dell'impianto, gli autocompattatori riprenderanno a percorrere la SP 195 per arrivare a conferire il proprio carico all'interno della struttura ubicata nella zona industriale. Intanto il Cdr "risente" ancora dell'attività svolta fino a qualche settimana fa. In seguito al recente Decreto del Governo Berlusconi, gli impianti di Cdr della Regione Campania sono stati affidati alle rispettive province di appartenenza così come tutte le maestranze che in questi anni vi hanno lavorato. A Battipaglia sono circa 70 i dipendenti che in questi giorni comunque sono impegnati in interventi di manutenzione e sanificazione dell'impianto. Il sottosegretario Guido Bertolaso ed il suo staff potrebbero ora decidere, sulla spinta della nuova emergenza, di far ripartire l'attività di smaltimento all'interno della struttura. Per il momento non sarebbe arrivato nessun atto ufficiale in tale direzione.