Il retroscena

Resit, il «cuore» degli intrecci tra politica e camorra

Identikit Una vita brillante all'ombra dei clan Nel '94 candidato di Forza Italia
11 novembre 2013 - Lorenzo Iuliano
Fonte: Il Mattino

Come per Tangentopoli quella di Mano Chiesa fu la madre di tutte le tangenti, cosí per le ecomafie la discarica Resit è considerata la madre di tutu gli affari sporchi, frutto di intrecci tra politica e camorra. Ha segnato il primo tassello dell'impero del «re Mida» dei rifiuti, Cipriano Chianese. Ma anche la prima condanna a 20 anni di carcere per disastro ambientale per il boss dei Casalesi Domenico Bidognetti, arrivata meno di un mese fa. Lì sotto, a dodici metri di profondità, nel triangolo tra Giugliano, Parete e Villa literno, sono state sversate negli anni 341mila tonnellate di rifiuti pericolosi, tra cui 30mila 600 tonnellate di veleni provenienti dall'Acna di Cengio. Chiusa e poi riaperta dal commissariato di governo per far fronte all'emergenza rifiuti, è stata devastata da diversi incendi, l'ultimo nel giugno 2012. Il sito ancora oggi è sotto seque- II retroscena Resit, il «cuore» degli intrecci tra politica e camorra stro da parte della magistratura e tutte le operazioni di messa in sicurezza si stanno svolgendo in danno proprio di Cipriano Chianese. Dal 4 agosto 2010 il commissario per le bonifiche in Campania, Mario De Biasio, ha iniziato ü lavoro per arrivare a invertire la rotta: da simbolo del malaffare nella Terra dei fuochi a simbolo della riappropriazione dello Stato e delle speranze di risanamento. Dopo la caratterizzazione, è cominciata la fase della messa m sicurezza: poche settimane fa sono state aperte le buste della gara da 8 milioni di euro. Nove le imprese partecipanti e massima attenzione sulle possibili infiltrazioni della camorra, tanto che, su proposta di De Biasio, è stato chiesto al soggetto armatore, la Sogesid, di far affiancare la commissione interna da un'altra esterna e di alto profilo. Ieri sono stati trasmessi alla prefettura di Napoli i certificati camerali delle aziende per una prima verifica. Da luglio scorso intanto sono spente le fumarole, causa dei continui miasmi che appestavano l'aria dei residenti in zona. Un progetto da 40mila euro. Proprio ieri sono state aperte le buste per la nuova gara per l'estrazione del percolato: lì sotto sono state trovate anche tracce di percolato speciale pericoloso. E risuona il monito della perizia del geólogo Giovanni Balestri: nel 2064 la falda idrica sotto la Resit sarà compromessa da migliaia di tonnellate di veleni colati attraverso il tufo.

Powered by PhPeace 2.6.4