Ci sarà spazio per le proposte dei Comitati, non soddisfatti del decreto

Il ministro Orlando: «Sì ai correttivi»

10 dicembre 2013 - CLASPA
Fonte: Roma

ROMA. «Siamo stati inondati da lettere degli operatori turistici che volevano sapere se c'erano pericoli a lavarsi i denti nei nostri alberghi». È questo l'effetto che ha avuto la copertina dell'Espresso dal titolo "Bevi Napoli e poi muori" sui tour operator. A raccontare l'episodio è il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenuto al convegno dell'Unione industriali di Napoli a Città della Scienza. Alla luce di questo, il primo cittadino partenopeo si è rivolto al ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, invitandolo a «lavorare insieme a noi per togliere per sempre ai nostri tenitori l'immagine di 'Terra dei fuochi». Il sindaco poi, parla della ricaduta economica della situazione e denuncia l'ingiustizia di una situazione in cui si punta il dito su un'intera regione, quando il problema è circoscritto e, al momento monitorato. «Trovo ingiusto che si faccia una generalizzazione complessiva dei nostri territori come contaminati - ha aggiunto de Magistris - tantissimi imprenditori nell'agroalimentare hanno investito in questi anni e producono a chilometri zero e i loro prodotti sono oggi colpiti profondamente dall'immagine complessiva della Terra dei fuochi». Il problema tocca tutti e a tutti i livelli, «II decreto legge è il primo passo - ha concluso de Magistris - chiedo a Orlando di mettere da parte le problematiche politiche e di unirci tutti per aiutare Napoli e la Campania». Il ministro Andrea Orlando si dice disposto ad «ascoltare istanze e indicazioni che possano migliorare ulteriormente» il decre to sulla Terra dei fuochi e sul possibile invio di militari, fa notare che «non c'è automatismo nel decreto». In fine ribadisce che «le risorse per intervenire in termini di bonifiche ci sono, è necessario un coordinamento più efficace». 

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