Il medico ambientalista: «Da sinistra voterò Renzi E` lui il vero riformista»
NAPOLI — Renzi è di destra, troppo liberale, amico dei potenti. Per i detrattori chi è di sinistra non può votare il sindaco di Firenze. Ebbene a Napoli, anzi in provincia, uno di sinistra è capolista della mozione Renzi. Si chiama Franco Matrone ha 57 anni, è un medico, ma soprattutto ha un passato di militanza anticamorra e un presente come responsabile campano della Rete rifiuti zero.
Lei è di sinistra e vota Renzi, perché? «Vengo dall'assemblea costituente del Partito democratico, sono stato veltroniano, ho sperato in un partito nuovo ma così non è stato. È stato un susseguirsi di errori e disastri. Ero alla prima Leopolda. Quando Renzi ha parlato di rottamazione ho sposato in pieno l'idea. Per me è un valore ancora adesso. E chi dice il contrario, sbaglia».
Dottor Matrone, lei è responsabile della Rete rifluti zero che è contro gli inceneritori. Lo sa che Renzi non la pensa come lei? «Lo so. E combatterò all'intemo del partito per far cambiare idea a lui e a parte del partito. L'alternativa all'incenerimento c'è, senza timori del vuoto. Se applichi tutta la filiera abbassando la quota di rifiuti, facendo una differenziata spinta, recuperando, riciclando, riusando, quello che resta è davvero poco: appena il 7 per cento».
E di quel poco comunque cosa si fa? «Quel poco non deve essere proprio prodotto dall'industria».
Non le sembra un'utopia? «Non lo è, oggi in Italia 180 comuni già lo fanno. San Francisco è capofila. E non è proprio un paesino di provincia».
Sull'ambiente all'interno del Partito democratico ci sono molte anime e molte posizioni. «Vorrà dire che sarà battaglia fino in fondo».
Cosa vuoi dire essere di sinistra oggi? «Per me essere riformista. Tutto ciò che l'establishment propone non va bene. Sui 101 che non hanno votato Prodi e sulla rielezione di Napolitano sono molto critico».
Franco Matrone Oltre la rottamazione cosa la convince Renzi? «Ora ha una grande opportunità, prima di ti to essere contemporaneo ai leader europe non è poco».
Era a Napoli a Città della Scienza? «Sì».
Ha avuto la sensazione che entrato l'apparato se n'è scappata la società civile? «Sì. Ma la responsabilità non è di Renzi. Non è stato lui ad imbarcare i notabili del partito, ma le correnti sono salite sul carro del vincitore. Quanto alle persone comuni, militanti e non, il problema è che scappano dalla politica, non dal Pd. Io sono convinto che andranno a votare e a votare in massa per Renzi».
Perché non ha scelto Civati o Cuperlo? «Civati è un'ottima persona ma ha una posizione di retroguardia. Cuperlo lo conosco poco. Ma non ho mai visto rappresentanti sindacali schierarsi così per le primarie di un partito. Dove sono i confini nella rappresentanza?».