Le indagini Massima attenzione investigativa in vista delle opere per il risanamento delle aree inquinate

Pericolo camorra nei lavori di bonifica

Attesa per le bonifiche dopo il decreto i pm al lavoro per evitare infiltrazioni
8 dicembre 2013 - Dario Del Porto
Fonte: Repubblica Napoli

IFARI del pool anticamorra sulla bonifica della Terra dei Fuochi. In un' intervista a Repubblica, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti aveva sollecitato nei giorni scorsi «massima attenzione sugli affidamenti» per il risanamento del territorio avvelenato dai roghi tossici e dallo sversamento illegale di rifiuti.
IL PROCURATORE Roberti aveva sottolineato che «spesso l' urgenza è nemica della trasparenza».E dopo il decreto del governo che getta le basi per gli interventi nell' area, i magistrati che indagano sulle ramificazioni dei clan attivi nelle province di Napoli e Caserta sono pronti a vigilare per quanto nelle competenze dell' ufficio inquirente presso il quale sono aperti numerosi fascicoli sui tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei rifiuti. Intanto i comitati sono scesi in piazza anche ieri a Marcianise, dove tremila persone hanno preso parte al corteo esponendo anche manifesti per invocare l' avvio delle bonifiche. Ulteriori elementi di riflessione investigativa arrivano dalla trascrizione dell' intercettazione del colloquio intercorso nel gennaio 2008 fra il boss del clan dei Casalesi Francesco Bidognetti e il suo legale dell' epoca, l' avvocato Michele Santonastaso, oggi accusato di collusioni con il clan di Gomorra. Nel dialogo, intercorso via telefono durante il collegamento in videoconferenza con l' aula di udienza, vengono disegnati scenari che sembrano incastrarsi con quanto emerso da altre indagini del pool anticamorra. «Ma la camorra cosa c' entra nell' immondizia - dice il padrino nella conversazione depositata nei giorni scorsi dal pm Antonello Ardituro - c' entrano i politici nell' immondizia. I soldi se li dividono loro, Miché. In mano alla camorra c' entrano cento lire. E tremila li prendono loro. Hai capito, per questo c' è sempre l' emergenza a Napoli». Queste affermazioni giungevano nel momento più acuto della crisi di cinque anni fa, con le strade invase dai rifiuti. Bidognetti, che meno di un mese fa è stato condannato a vent' anni per disastro ambientale nel processo sulla gestione della ex discarica Resit, sottolineava inoltre che a Caserta «ci sono tanti siti (secondo la Procura però si riferiva ai sindaci locali n.d.r.) che possono mettere l' immondizia benissimo. Non l' hanno fatto perché hanno messo sulle terre le ecoballe». Parole di cinque anni fa, che parlano di un dramma non ancora concluso.

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