Colmata, Iannello: «Rimozione ok Anche se l`ordinanza è atto dovuto»

Il consigliere comunale di opposizione: «Finalmente Bagnoli avrà la sna spiaggi, Città della Scienza? Se a Silvestrini è sufficiente la Dia, che allora inizi i lavori»
5 dicembre 2013 - Paolo Cuozzo
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — Un mese. E' questo il tempo che il sindaco de Magistris, con tanto di ordinanza sindacale notificata dai vigili urbani ai diretti interessati, ha dato a Fintecna, Cementir e Fondazione Idis per fare ciò che devono — rispettivamente alle loro competenze e alle loro aree — a Bagnoli. E così, entro 30 giorni dovrà essere pronto il progetto per la rimozione della colmata da parte di Fintecna; nello stesso lasso di tempo, la Cementir dovrà mettere in sicurezza l'area di competenza contaminata eliminando tutti i pericoli per la salute collettiva. Ð sindaco ha firmato entrambi provvedimenti. L'ex pm ha anche chiesto alla Fondazione Idis di provvedere, sempre entro 30 giorni, alla presentazione della certificazione di avvenuta bonifica. Ecco dunque che Carlo lannello, consigliere comunale di opposizione, storicamente vicino alle associazioni che si battono per il futuro di cittadini di Bagnoli, promuove la decisione di de Magistris. Parla di «provvedimento buono» perché, spiega «va in due direzioni: la colmata e la Cementir, con le rispettive azioni di messa m sicurezza». Anche se lannello ricorda un paio di punti di non poco conto: «Ð primo — dice —: mi pare che il sindaco sulla colmata ci volesse far fare le regate della Coppa America, ora pretende la rimozione? Ma è giusto così, va rimossa. E forse ora non è il caso di far polemiche». Ma il punto è anche un altro, si chiede sempre lannello: «Ambrogi, il presidente della Bagnolifutura, mi pare che abbia detto in varie occasioni che per lui la rimozione della colmata è una cosa che vede come molto complicato». Ð consigliere di Ricostruzione democratica, che si dice «convinto che la decisione del sindaco sia un successo anche delle battaglie fatte in aula dal nostro gruppo», solleva però il caso di Città della Scienza: «Anche in questo caso, l'ordinanza coglie un aspetto importante perché è chiaro che prodromica alla realizzazione della spiaggia, prevista dal Prg, è il perfetto stato dei siti. Poiché l'Idis è proprietario di una parte di quella che doveva essere la spiaggia, il Comune ha fatto bene a chiedere documentazione da cui si evince che la bonifca è stata effettuata a regola d'arte. Solo che la questione di Città della Scienza sta all'interno di un processo più vasto, cioè la ricostruzione del sito, in questo momento controversa. L'Idis vorrebbe ricostruirla dov'era ma la legge e il vincolo sono motivi ostativi. Ð Comune dovrebbe trovare col governo una soluzione alternativa, sebbene sia la Regione l'azionista di riferimento. Poi c'è il presidente delTIdis, Silvestrini, che sostiene come basti una Dia (dichiarazione di inizio attività) per cominciare i lavori perché la Dia non investe i poteri urbanistici del Comune ma è questione edilizia, quindi non serve una modifica al Prg. Bene. Che cominci, allora. In questo modo si esce dall'imbarazzo. Io però non credo che sia così». Ð Comune propone di ricostruire i due capannoni incendiati nell'area della Bagnolifutura che non da sul mare, ma più intema e che non è sottoposta a sequestro «con la società di trasformazione urbana che avrebbe quindi anche indiscutibilmente un ruolo», ritiene lannello. Intanto sull'area sono molti gli interrogativi che attendono una risposta. Area che ora comprende a pieno titolo anche l'ex Nato di Bagnoli tornata nella disponibilità della città con Comune e Fondazione Banco di Napoli per l'infanzia, proprietaria dei suoli, che hanno sottoscritto un protocollo d'in sa per valorizzare, in coerer con il piano regolatore, que; complesso. Per questo, il 17 i cembre alle 15,30, al Maschio Angioino, il Comune ha convoci una consulta con le associazioni e la cittadinanza interessata i discutere del futuro della ex ai Nato di Bagnoli.

 

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