«Roghi dei rifiuti non ci sono fondi per la sorveglianza»

Bonifiche, dubbi dopo il decreto Sepe: «Ma è un passo in avanti»
5 dicembre 2013 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Dopo i primi soddisfatti commenti, nel day after del decreto per la Terra dei Fuochi, iniziano le prese di distanza e i distinguo. Soddisfatto, ma con moderazione, il cardinale Crescenzio Sepe che dice: «Q decreto è un passo avanti con cui si è voluto sottolineare la gravita della situazione. Solo il primo passo necessario per poter poi iniziare la verifica dei territori che sono stati inquinati con l'obiettivo di arrivare al completo disinquinamento». Unprimo passo: per compierne altri servirà, invece, un lungo cammino. E saranno necessari molti soldi. E proprio sui fondi da spendere e sulle responsabilità da attribuire si centrano le prime critiche: il governo ha stanziato tré milioni per il telerilevamento. Il resto dowebbe venire dai fondi regionali (I por 2007-2013) e dalcoofinanziamento europeo: il governo si è impegnato a chiedere all'Europa di inserire le bonifiche tra i settori per i quali poter utilizzare i fondi del piano azione e coesione. Poi, se arriverà il sì, bisognerà varare i progetti dei siti da bonificare e ottenere gli stanziamenti. A chi toccherai! compito? L'unico sito perii quale è stato finora avviata la messa m sicurezza è quello della Resit, e in questo caso ha operato il commissariato all'ambiente che si è avvalso della collaborazione della Sogesid. La struttura, però, dovrebbe sparire il 31 dicembre e nel decreto non c'è traccia di proroghje. È possibile che il governo decida di inserirla nel patto di stabilità. Possibile, ma non sicuro. In campo scende, intanto, un gruppo di sindaci. In un comunicato i primi cittadini diAcerra, Raffaele Lettieri, Afragola, Domenico TucciUo,Caivano, Antonio Falco, e Casalnuovo, Antonio Peluso, che hanno avviato già da alcuni mesi un tavolo congiunto sul problema, scrivono: «Va bene il decreto del governo - si legge nellanota -vabenel'inasprimento delle pene e i fondi per le bonifiche, ma il controllo del territorio resta un nodo insoluto. Per scongiurare il rischio di nuovi sversamenti di rifiuti tossici nelle campagne l'impiego dell'esercito rappresenta una risposta emergenziale e certamente limitata nel tempo». Secondo gli amministratori quello che manca nel testo approvato ieri sono i soldi che dovrebbero permettere ai Comuni di gestire in proprio la sorveglianza: «Una soluzione definitiva- sostengono -non può prescindere da un impegno finanziario del governo che consenta ai comuni, specie quelli organizzati in associazione, di predisporre e di consentire un controllo h24 del territorio e quindi turni di lavoro della polizia locale che vadano oltre l'orario ordinario. Risorse che vengano utilizzate in deroga alla normativa del patto di stabilità e che non vengano computate nei limiti della spesa del personale». I quattro sindaci, dunque, avrebbero preferito finanziamenti ad hoc per portare avanti le azioni che hanno concordato da ottobre nel tavolo congiunto. Per il momento, però, gli unici fondi per sconfiggere il fenomeno dei roghi tossici sono i 5 milioni stanziati dalla Regione per finanziare i progetti dei Comuni per la videosorveglianza: ne sono arrivati 52 e una commissione è al lavoro per esaminarli. Una nota critica arriva anche dall'onorevole Mara Carfagna che sostiene: «Ben vengano le nuove misure che inaspriscono le pene per i reati ambientali, l'azione di coordinamento, tuttavia dal governo, che ha correttamente varato un provvedimento normativo straordinario e urgente per far fronte alle emergenze delle terre campane da bonificare, ci saremmo aspettati uno stanziamento altrettanto straordinario di fondi». La portavoce del gruppo Forza Italia  alla Camera ipotizza, quindi, delle modifiche: «Il passaggio parlamentare - sottolinea Carfàgnanella nota - sarà utile per colmare questa lacuna ed eventualmente impegnare ilgovemo affinchè destini alla bonifica delle terre campane fondi aggiuntivi». Ieri della Terra dei Fuochi si è tornato a parlare in commissione ambiente con l'audizione di don Maurizio Patriciello. L'incontro è stato, hanno detto i parlamentari «particolarmente utile e ricca di indicazioni per mettere in campo un intervento risolutivo ed organico, in tempi certierawicinati, delle istituzioni per risolvere una problematica

Corteo ad Acerra

Alcune centinaia di studenti di un istituto superiore di Acerra (Napoli) hanno sfilato in corteo per le strade della città per manifestare contro il biocidio e ricordare Vincenza Maisto, la 16enne morta la scorsa settimana per un tumore alle ossa, che frequentava la scuola dalla quale è partito il corteo. Gli studenti hanno evidenziato che ad Acerra, negli ultimi anni, si sono registrate troppe morti di giovanie bambini, esottolineato l'importanza dell'informazione. I ragazzi, dopo aver percorso molte strade cittadine, sono tornati nel polispecialistico «Alfonso Maria de 'Liguori», da dove la manifestazione era partita.

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