Il sindaco di Napoli De Magistris firma un'ordinanza per la rimozione della colmata

Bonifica di Bagnoli, si va avanti

4 dicembre 2013 - Vera Viola
Fonte: Il Sole 24 Ore

NAPOLI. Che classifiche e indagini sulla qualità della vita servano a smuovere le amministrazioni? Dopo che la provincia partenopea si è ritrovata nell'ultima posizione della graduatoria stilata dai tecnici del Sole 24 Ore, ieri mattina, il Comune di Napoli ha realizzato un passo in avanti per i progetti di Bagnoli. Il sindaco, Luigi De Magistris, ha firmato un'ordinanza per la rimozione della colmata dal litorale di Coroglio e per la bonifica dell'area marina. In dettaglio, il sindaco di Napoli «ordina a Fin- tecna Spa di provvedere, entro 30 giorni, alla presentazione delprogetto per la rimozione integrale dellacolmata ai fini della messa in sicurezza dell'arenile di CoroglioBagnoli». Inoltre a Cementir Italia Spa ordina di «provvedere, entro 30 giorni, alla realizzazione delle opere necessarie alla messa in sicurezza permanente del sito contaminato dipertinenza». Mentre alla Fondazione Idis intima di provvedere, sempre entro 30 giorni, alla presentazione della certificazione di avvenuta bonifica ovvero alla messa in sicurezza permanente del sito». Per il Comune di Napoli nelle aree oggi demaniali ma che furono di proprietà di Fintecna, di Cementir, e che ancora appartengono a Fondazione Idis «sussistono rischi per la salute pubblica connessi alla presenza della colmata e alla mancata bonifica dei siti», tanto che «perdurano i divieti di balneazione e di frequentazione degli arenili». Fintecna ritiene di non dover ottemperare all'ordinanza avendo riconsegnato nel 2003 la colmata e i moli all'Autorità portuale, senza che questa chiedesse il ripristino dello stato dei luoghi. La stessa ordinanza del sindaco - che attua le indicazioni del la magistratura - fa anche riferimento alla lunga e infinita storia della bonifica di Bagnoli, passata per due accordi di programma quadro (2003 e 2007) e conferenze di servizi, con promesse di fondi spesso poi negati, passati negli anni dal 200 milioni ai 50 del marzo 2012». «Vogliamo dare un messaggio chiaro e forte - dice De Magistris - chi inquina deve pagare, principio sancito dalla Corte di Giustizia europea e dal Tuef. Il diritto alla salute non è comprimibile da altri interessi». Il Comune intanto - rassicura il sindaco - continua a impegnarsi per ottenere dal governo le risorse per completare la grande bonifica della ex Italsider. Ma questo è un capitolo più ampio.

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