Trenta giorni a Fintecna, Cementir e Idis per presentare i progetti. La colmata va rimossa

Bagnoli, linea dura del sindaco «Chi ha inquinato Bagnoli paghi» Il sindaco impone le bonifiche

4 dicembre 2013 - Paolo Cuozzo
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

Entro 30 giorni Fintecna dovrà predisporre il progetto per la rimozione della colmata a Bagnoli e la Cementir dovrà mettere in sicurezza l'area di competenza contaminata «eliminando tutti i pericoli per la salute collettiva». Ð sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha firmato entrambi provvedimenti e chiesto alla Fondazione Idis di provvedere, sempre entro 30 giorni, alla «presentazione della certificazione di avvenuta bonifica». Soddisfatto il primo cittadino intenzionato ad esten dere questo tipo di provvedimento a tutti i siti che in città hanno avuto problemi di inquinamento ambientale: «Chi ha inquinato deve pagare e bonificare».
NAPOLI — «Chi inquina deve pagare». Partendo da Bagnoli. Ð sindaco di Napoli ha firmato un provvedimento mai diramato prima da un sindaco del capoluogo partenopeo, col quale ordina «a Fintecna Spa di provvedere, entro 30 giorni, alla presentazione del progetto per la rimozione integrale della colmata ai fini della messa in sicurezza dell'arenile di Coroglio-Bagnoli». Sempre nello stesso provvedimento, notificato dalla polizia municipale agli interessati, de Magistris ha ordinato «a Cementir Italia Spa di provvedere, entro 30 giorni, alla realizzazione delle opere necessarie alla messa in sicurezza permanente del sito contaminato di pertinenza ai fini della eliminazione dei pericoli per la salute collettiva». Mentre alla Fondazione Idis, sempre entro un mese, toccherà «provvedere alla presentazione della certificazione di avvenuta bonifica ovvero alla messa in sicurezza permanente del sito contaminato ai fini della eliminazione dei pericoli per la salute collettiva». In una nota diramata da Palazzo San Giacomo a sostegno della lunghissima ordinanza viene spiegato che l'ordinanza trae origina dal fatto che «allo stato sussistono rischi per la salute pubblica connessi alla presenza della col mata, alla mancata bonifica dei siti Cementir e alla mancata certificazione dell'avvenuta bonifica del sito Fondazione Idis, tanto che ancora perdura il divieto di balneazione e quello di frequentazione degli arenili». Nel provvedimento firmato dall'ex magistrato viene ricostruita quindi la storia «di una bonifica più volte annunciata e mai realizzata», scrive il Comune, «nonostante due accordi di programma quadro (2003 e 2007) e conferenze di servizi a cui non e mai seguita l'erogazione dei fondi necessari per la loro attuazione. Msorse che nel corso degli anni sono state addirittura ridotte, passando dagli iniziali oltre 200 milioni di euro ai circa 50 milioni di euro del marzo 2012». «L'amministrazione, proprio a causa della situazione di grave inquinamento dell'area e del lungo tempo trascorso dall'emissione dei pri- mi provvedimenti finalizzati alla bonifica delle aree contaminate, ha inteso procedere con la massima urgenza alla emanazione di questa ordinanza per evitare l'aggravamento della situazione di inquinamento già in essere nell'arenile di Coroglio-Bagnoli e dell'area marina antistante». L'ordinanza, «in cui risulta prevalente l'aspetto della tutela della salute come determinato anche dall'ambiente circostante», è stata firmata dal sindaco «in quanto primo garante della tutela della salute dei cittadini nel territorio di riferimento» ed «il ripristino ambientale, che il sindaco ordina, diventa strumento per garantire la salute collettiva e il benessere dei cittadini». Ovviamente, de Magistris si dice enormemente soddisfatto di questo provvedimento che «vuole mandare un messaggio chiaro e torte: chi inquina — dice — deve pagare, perché il diritto alla salute dei cittadini è un diritto non comprimibile da nessun interesse e da nessuna attività». «Questa amministrazione — ha aggiunto — sta mettendo in campo tutte le azioni possibili per pretendere, da chi ha inquinato, il risanamento di Bagnoli e, per questo, continua ad impegnarsi per ottenere dal governo le risorse necessarie per completa re la bonifica». Per l'ex magistrato «siamo di fronte ad un'ordinanza senza precedenti perché siamo stanchi di attendere: Napoli e il quartiere di Bagnoli devono vedere riconosciuti i propri diritti, in particolare quello alla salute e all'ambiente salubre. Da troppi anni Bagnoli è l'emblema nazionale di una promessa mancata da parte dello Stato, anzi direi tradita, perché la storia di questa bonifica mai completata è una ferita di dimensioni nazionali».

I tre destinatari del provvedimento

Fintecna entro un mese dovrà presentare il piano per la rimozione della colmata
1 Fintecna deve provvedere ai fini della messa ¡n sicurezza dell'arenile di Coroglio-Bagnoli, alla presentazione del progetto per la rimozione integrale della colmata ai sensi dell'art. 1 c.l4 del d.lvo 496/96, convertito in legge 18.11.1996, n.582
Cementor dovrà bonificare a proprie spese tutta l'area del vecchio stabilimento
2 Entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento Cementir dovrà realizzare le opere necessarie alla messa in sicurezza permanente del sito contaminato di pertinenza, come indicato nei punti 17-23 delle premesse, per eliminare i pericoli per la salute pubblica
La fondazione Idis obbligata a rimuovere i resti deo tre padiglioni incendiati
3 Entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento, Idis dovrà presentare la certificazione di avvenuta bonifica, ovvero la messa in sicurezza permanente del sito contaminato di pertinenza, come indicato nei punti 24-26 delle premesse dell'ordinanza sindacale



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