Tutti soddisfatti ma con cautela
«ORA la tutela dell' ambiente è tutt' uno con la lotta alla criminalità organizzata. Nessuno potrà più dire "io non lo sapevo". Togliamo alla Terra dei fuochi l' onta di quel nome». Sprizza soddisfazione il ministro per l' Ambiente Andrea Orlando. La questione dei roghi tossici nel casertano era uno dei suoi primi crucci da ministro. PIÙ veloce di lui la collega all' Agricoltura Nunzia De Girolamo a mezzogiorno ha già twittato che «il decreto non è un punto di arrivo, ma un nuovo inizio per la Campania». Partecipa alla festa governativa anche il ministro per la coesione Carlo Trigilia: «I fondi per le bonifiche arriveranno dal Por Campania per il ciclo 20072013, ma anche da una riprogrammazione del Piano di azione e coesione e, se necessario, dai finanziamenti sul prossimo ciclo che partirà dal 2014». In tutto dovrebbero essere coinvolti circa 700 milioni per le bonifiche più 2,9 milioni per il monitoraggio delle aree.
Se Palazzo Chigi suona la fanfara, i partiti si accodano. Per il Pd si muovono Massimiliano Manfredi («I punti focali rispondono alle istanze presentate da noi in parlamento e sollecitate dai tanti enti locali virtuosi»), Pina Picierno («Un segnale concreto per restituire speranza e dignità»), Valeria Valente («Un risultato di cui va dato atto al ministro Orlando e all' intero governo»), Rosaria Capacchione («Un primo atto concreto, una prima risposta dopo anni di assenza della politica in questi territori»). Di «passo importante» parla anche Arturo Scotto di Sel. «Nessuno mai era intervenuto con provvedimenti così decisivi», nota l' alfaniano Giuseppe Esposito. Dai Cinque stelle ecco invece lo scetticismo di Carlo Di Maio, vicepresidente della Camera: «Se sarà uno spot anche stavolta, per me i campani devono iniziare uno sciopero fiscale».
A rompere l' armonia è soprattutto Mara Carfagna di Forza Italia: «Ci saremmo aspettati uno stanziamento straordinario di fondi. E invece, ad una prima lettura, risulterebbero certe solamente le risorse regionali». Stefano Caldoro, presidente della Regione, naturalmente incassa: «Dal governo viene un ok alle richieste della Regionee dei cittadini. Parte ora un lavoro comune. Era il 13 ottobre quando, in un momento difficile, chiesi al governo in maniera chiara una legge speciale».
Fin qui la politica. Soddisfatte, ma più caute, le associazioni. La Cia sprona: «Affrontare ora con adeguati strumenti normativi l' emergenza ambientale, ma anche economica, che sta vivendo la Campania». La Coldiretti Caserta plaude al fatto che «il decreto recepisce le istanze del mondo agricolo». Ma il Consorzio mozzarella di bufala dop nota l' assenza «di un intervento di salvaguardia dell' immagine delle produzioni locali». Allarme degli agricoltori di Acerra: «Fare presto, l' agricoltura non può attendere», gridano riferendosi ai 150 giorni necessari per la mappatura dei terreni. «Finalmente la Terra dei fuochi diventa questione nazionale», constatano Legambiente, Libera e Fiom. «Provvedimento positivo, ma non ci sono interventi sui rischi oncologici», giudica Antonio Giordano, autore tre anni fa della ricerca che evidenziava tassi di mortalità più elevata per neoplasie nell' area. Enzo De Leo, del comitato Terra dei fuochi, invita ora a «intervenire immediatamente per ritirare i rifiuti abbandonati per strada da tempo». Don Maurizio Patriciello loda l' istituzione del nuovo reato, «ma ora serve la mappatura delle terre inquinate e leggi che blocchino a monte gli sversamenti abusivi». Sulle barricate infine il movimento "Fiumeinpiena", organizzatore di alcune marce di denuncia: «Già sappiamo di essere in disaccordo con il governo che intende, come già espresso, militarizzare i nostri territori. Per questo motivo, venerdì saremo in presidio sotto la prefettura di Napoli a piazza Plebiscito».