Ercolano

Tumori e discariche, un convegno sulla terra dei fuochi del Vesuvio

3 dicembre 2013
Fonte: Metropolis Napoli

Dopo le denunce in consiglio comunale e i fotoreportage di consiglieri e dttadini, i residenti della zona alta di Ercolano si mobilitano per accedere i riflettori sulla «terra dei fuochi del Vesuvio»: il triangolo nero oscurato dall'ombra del vulcano dove di «monnezza» si muore, per davvero. Lo dicono i cittadini, lo grida a gran voce chi vive ai piedi di quelle discariche che ormai sono parte integrante del paesaggio, al punto di scatenare l'indignazione, la furia di una città intera, o quasi. Da qui la scelta di scendere in campo, di parlare- finalmente- di ciò che in tanti anni si è fatto finta di non vedere: tra tumori e terre avvelenate, Ãé dove sorgono i vigneti e le piantagioni più famose della Campania. «Inquinamento, rifiuti e salute. Quali prospettive per Ercolano»: ñ il titolo del convegno-dibattito organizzato dall'associazione «Ambiente e Salute vesuviana» assieme a don Marco Ricci, parroco della chiesa di Santa Maria della Consolazione a Corso Resina. Uomini, donne, bambini, medici, avvocati, studenti e uomini di fede in cerca di risposte congrue per un problema che sta uccidendo tante persone alle falde del Vesuvio, si ritroveran no a San Vito, per la precisione a via Palmieri: nell'epicentro della «terra dei fuochi ercolanese». Dalla piccola chiesa tra le campagne si cercherà di dare nuova linfa vitale a quella terra di «confine» deturpata e violentata da chi per anni l'ha avvelenata senza preoccuparsi delle conseguenze, senza un bridólo di coscienza e di pudore. All'importante incontro prenderanno parte Luigi Riccardi, del gruppo ambientale Vesuviano, il geólogo dell'universitaria Federico II di Napoli il professore Franco Ortolani, il dirigente Medico dell'ospedale Monadi professore Gerardo Cianella, don Marco Ricci e il sindaco Vincenzo Strazzullo. A fare gli onori di Casa il parroco della chiesetta don Valerio Piro. Quello che si terrà la prossima settimana è un incontro nato dal desiderio di dimostrare che solo unendo le forze, forse, si può raggiungere un obiettivo, si può arrivare lontano. Un convegno m cui l'accento è stato posto non sull'inquinamento in generale, ma soprattutto su ciò che accade nei paesi che sorgono in prossimità di discariche, autorizzate o abusive, aperte o chiuse. Un modo per i cittadini della zona alta di gridare a tutti che sono stanchi di subire i soprusi di chi tí ruba la cosa più importante : la vita. «In quella zona della atta -ha spiegato Don Marco Ricci- sono stato parroco per undici anni, ho visto morire tante persone in modo prematuro di tumore, dopo anni abbiamo dedso di combattere tale fenomeno e insieme ad un medico specialista della materia e con l'aiuto di Padre Giorgio Pisani abbiamo somministrato un questionario ai residenti della zona».

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