Tassa sui rifiuti, evasione record buco da un miliardo per i Comuni

Debito accumulato nei confronti di Province e consorzi di bacino L'assessore Romano: rischio crac
3 dicembre 2013 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino
È di più di un miliardo il totale dei debiti accumulati dai Comuni della Campania nel settore dei rifiuti. Le cifre raccolte da Regione, Province, consorzi, raccontano una crisi che rischia di diventare crac. Granparte del buco è stato provocato dal mancato pagamento della tassa sui rifiuti (comunque si chiami) da parte dei cittadini. Per il periodo che va dal 2001 e il 2005 (quello della gestione Fibe) mancano all'appello 190 milioni. Per il periodo tra successivo, quello gestito direttamente dal commissariato di governo) non sono stati versati 170 milioni. Tra il 2009 e il 2012 il ciclo è stato organizzato dalle Province: la tassa è stata riscossa dai Comuni e riversata nelle casse provinciali per la parte legata alla tariffa di smaltimento. Mancano 340 milioni, 228 solo per l'ente di piazza Matteotti che aspetta quasi 75 milioni dal comune di Napoli. O meglio dai suoi abitanti. Il debito accumulato Dal 2012 hanno incassato direttamente le società provinciali che non sono finora riuscite a recuperare 180 milioni. 109 milioni sono stati fatturati dalla Sapna che solo da Napoli deve avere 45 milioni. Ovviamente le società si sono a loro volta indebitate: quella della provincia di Napoli deve sborsare quasi cento milioni per saldare i creditori. Per dare un po' di ossigeno agli enti locali potrebbe essere inserita una norma già nel decreto della terra dei fuochi: dovrebbe essere attivato un meccanismo simile a quello del decreto salva imprese per permettere alle amministrazioni di pagare. Ma la situazione resterà comunque difficilissima: all'unità tecnica che sta chiudendo i conti del commissariato di governo ad esempio, dovrebbero arrivare venti milioni da Comuni che sono già in dissesto, tra gli altri anche Caserta. E va anche peggio per i consorzi di bacino: quello di Napoli-Caserta deve avere 200 milioni dai Comuni per i quali ha lavorato, ma quasi tutti i crediti sono stati contestati e ci si avvia verso una serie infinita di contenziosi. Una situazione che preoccupa à assessore regionale Giovanni Romano che dice: «Si conferma la fragilità del sistema. Mentre nella gestione dei rifiuti parliamo di criticità, dal punto di vista finanziario, invece, siamo di fronte ad una vera e propria emergenza. Si rischia di restare sommersi da una voragine di 1 miliardo di debiti originati solo da enti locali e ge stori. Non criminalizziamo nessuno, ma stigmatizziamo l'assenza di risposte da chi di dovere all'allarme che abbiamo già lanciato da tempo». E il presidente della Provincia, Antonio Pentangelo osserva: «Noi in più sedi abbiamo segnalato le criticità ed il prefetto insieme a noi ha più volte sensibilizzato i comuni nell'affrontare anche se parzialmente il problema dei debiti: è un pericolosissimo campanello d'allarme per quello che potrà capitare tra un mese quando la gestione tornerà a loro». Il Comune di Napoli, che raccogliendo quasi la metà dei rifiuti del territorio provinciale è il principale debitore (44 milioni alla Sapna e 75 alla Provincia) ha stilato nei giorni scorsi un protocollo con i sindacati per tentare di recuperare l'evasione. Secondo Cgil-Cisl e Uil sfuggono alle tasse il 30 per cento dei potenziali contribuenti che non sono mai stati rintracciati e per i quali non sono state emanate cartelle esattoriali. Poi c'è chi la cartella la ha, ma non la paga: almeno il 15 per cento. E i debiti si accumulano.
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