S. Arcangelo, bloccato tir con rifiuti radioattivi
Sant’Arcangelo Trimonte. Primo giorno e primi problemi alla discarica appena aperta. Dopo il via allo sversamento di mercoledì pomeriggio, ieri mattina stop ad un camion il cui contenuto ha fatto scattare le apparecchiature di controllo. «Vi sono rifiuti radioattivi» hanno sentenziato i militari preposti alle verifiche. Il camion con i rifiuti radioattivi è stato bloccato prima che sversasse. Sono scattate anche le indagini da parte degli agenti della Digos che hanno informato la Procura di Napoli. I magistrati hanno disposto di attendere gli ulteriori accertamenti, prima di pronunziarsi su un sequestro del veicolo. Ed infatti è stato subito disposto un ulteriore controllo fatto in serata dai vigili del fuoco di Napoli, che hanno confermato la presenza di radioattività. Però si è ritenuto di dover attendere anche l’intervento di esperti dell’Arpac di Salerno, per stabilire sia la provenienza di questa radioattività, ed anche le procedure da seguire per porre in sicurezza questi rifiuti. Nel frattempo sin dalla mattina il camion è stato posto su una piazzola di sosta lontano dalla discarica, che ha funzionato regolarmente ed a pieno ritmo. Una lunga fila di camion ha letteralmente invaso la via d’accesso. Veicoli provenienti in massima parte dai centri del napoletano. Si è anche accertato che il camion è di una ditta di trasporti di Battipaglia che ha operato per conto dell’Asìa di Napoli. Si tratterebbe anche stavolta, come nei sei casi precedenti) di Iodio 131, rifiuti ospedalieri. In particolare, secondo i primi accertamenti della Digos,i rifiuti erano stati caricati nel sito di trasferenza a via Nuova delle Brecce a Napoli. A quanto pare sono state anche disposte verifiche presso il sito di stoccaggio napoletano per cercare di verificare se vi sono ulteriori rifiuti radioattivi. Si ipotizza che possano essere finiti nel sito di stoccaggio e poi sul camion rifiuti provenienti da strutture sanitarie. Ma sul fronte della crisi ci sono anche nuovi versanti aperti. Oggi Bertolaso potrebbe annunciare i nomi dei componenti della commissione incaricata di valutare l’idoneità del sito di Agnano proposto dal Comune di Napoli per ospitare l’inceneritore. Ieri intanto, il sottosegretario ha incontrato i presidenti delle province per discutere della riconversione dei Cdr che dovranno, come previsto dal decreto, diventare impianti di compostaggio. Da alcuni amministratori è venuta la richiesta di modificare alcune norme contenute nel testo di legge, che Bertolaso, invece, ha difeso con decisione. Per quanto riguarda i consorzi di bacino, sarà Alberto Stancanelli, già capo di gabinetto del ministro della Funzione Pubblica Luigi Nicolais, a provvedere al definitivo scioglimento delle strutture. Intanto, dopo la chiusura di Macchia Soprana (il gip ha disposto il sequestro dell’area dopo il provvedimento di Bertolaso), a Giugliano è imminente la riapertura del sito di Taverna del Re. Il sindaco Giovanni Pianese ha siglato un accordo col sottosegretario Bertolaso dopo una lunga mediazione. «Abbiamo avuto garanzie per la bonifica di tutto il territorio - dice il primo cittadino - Per il momento abbiamo solo indicato i siti, la cifra verrà stabilita in seguito, ma si è già parlato di almeno 150 milioni di euro». Ieri pomeriggio alcuni rappresentanti dei comitati di Giugliano insieme al sindaco hanno chiesto a Bertolaso di inserire nel decreto la scelta di bonificare l’area e di non utilizzarla in futuro rimuovendo le ecoballe.