"Il decreto è in arrivo ma i prodotti campani devono essere difesi"

"Bonifiche per Terra dei fuochi ma tutelare i prodotti campani"

1 dicembre 2013 - Stella Cervasio
Fonte: Repubblica Napoli

«MARTEDÌ faremo questo passo». Sul palcoscenico del teatro Politeama, con uno spot acceso che manda l' unica luce in una mattinata brumosa, c' è il ministro dell' Ambiente, Andrea Orlando. ORLANDO conferma che martedì 3 dicembre approderà in Consiglio dei ministri il decreto legge sulla Terra dei Fuochi. Settecento ragazzi delle scuole napoletane e le associazioni sportive hanno preso parte a "La strada giusta", una giornata dedicata dal consorzio che si occupa di pneumatici Ecopneus alla pubblicizzazione del protocollo sottoscritto il 20 giugno per una raccolta straordinaria da 2 milioni di euro nella Terra dei fuochi. Ancora pochi i comuni operativi, una ventina vuole aderire. Al 28 novembre sono stati raccolti 1 milione di pneumatici, tra Montagna Spaccata, Caivano e Scisciano. «Sembra un solo aspetto di un grande problema - ha commentato Orlando - ma si sta togliendo combustibile alla Terra dei fuochi, e bisognava pur cominciare». Occhi e speranze puntati sul decreto di martedì.A un incontro dei giovani di Confindustria, a Benevento, interviene sul tema anche il ministro dell' Agricoltura Nunzia Di Girolamo: «Elemento fondamentale del decreto non può non essere la perimetrazione delle aree effettivamente esposte a rischi». Orlando l' ha esposto nel dettaglio: «Un provvedimento a 360 gradi», ipotizzando tempi brevi per le «bonifiche, per le quali sono pronti fondi strutturali che ad oggi non sono stati impiegati. Da un lato - ha detto - darà più strumenti di contrasto a un fenomeno ancora in essere, dall' altro avvia un' attività di bonifica e di recupero rispetto a quanto avvenuto nel corso di molti decenni. Ci saranno nuovi strumenti di carattere repressivo che consentiranno alle forze dell' ordine di intervenire in modo più efficace rispetto a fenomeni di sversamento, incendi dolosi, abbandono di ingombranti - aggiunge il ministro- non credo che un inasprimento risolva di per sé il problema. In altre realtà alcuni comportamenti possono essere sanzionati in maniera meno grave, ma in quell' area abbandonare un inerte o un ingombrante non ha la stessa valenza nel senso di effetti che produce». Nel decreto perciò anche «delle norme che consentiranno una comunicazione più agevole tra magistratura inquirente e amministrazioni chiamate poi a interventi di risanamento e di bonifica, tutte le informazioni sui processi saranno trasmesse alle amministrazioni locali». Distinto il problema delle risorse, che non sono previste dal decreto: «Ci sono - informa Orlando - si tratta di sbloccarle e di utilizzarle adeguatamente, concentriamoci su quelle che già oggi sono emergenze conclamate e utilizziamo le risorse necessarie che ci sono». C' è bisogno che la mappatura dei terreni di un' area diventata simile, dice il ministro dell' Ambiente, a «uno degli impianti inquinanti più grandi d' Italia», abbia tempi molto rapidi perché «è un errore tragico far passare il messaggio che tutti i prodotti della Campania sono contaminati». Anche la mappatura dei suoli «non manca - secondo Orlando - ce ne sono diverse e vanno messe insieme in un unico soggetto che scatti un' unica fotografia e dia ufficialità». In teatro numerosi ospiti parlano agli studenti: si ricorda il sindaco cilentano Angelo Vassallo,è presente il primo cittadino di Scisciano Edoardo Serpico, l' Incaricato del Viminale per la Terra dei fuochi Donato Cafagna, il direttore generale Ecopneus Giovanni Corbetta, cento ragazzi di Afragola guidati da Legambiente in un impianto di frantumazione che trasforma la gomma nera in pavimentazioni per campi sportivi e asfalti speciali drenanti. C' è anche don Maurizio Patriciello, che ha annunciato la sua presenza al Consiglio dei ministri dove approderà il decreto legge: «Bene l' inasprimento delle pene: se va in carcere una persona che ne ammazza un' altra, figuriamoci se non ci deve andare chi sta ammazzando un' intera generazione». A concludere la mattinata, una staffetta per la legalità, attraverso la Terra dei fuochi: 40 chilometri per i 100 ciclisti Uisp, per arrivare a Napoli e accendere una nuova speranza

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