Napolitano: in Campania accadute cose terribili

Per il Presidente «tra Napoli e Caserta serve un'azione forte» Allarme degli agricoltori: vendite di prodotti calate del 40%
29 novembre 2013 - Re P.P.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

«È necessaria una forte azione dello Stato ed è necessario che tutti acquisiscano una consapevolezza che non è tanto diffusa». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso dell'incontro al Quirinale con i vincitori del concorso «Immagini per la Terra». Per il Presidente «ci sono cose terribili come quelle accadute in Campania e in provincia di Caserta. Ci sono tanti fatti nuovi e preoccupanti. Dobbiamo cambiare il nostro modo di agire — ha concluso Napolitano — la priorità è il rispetto dell'ambiente, evitare disastri».
ROMA — «È necessaria una forte azione dello Stato ed è necessario che tutti acquisiscano una consapevolezza che non è tanto diffusa». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso dell'incontro al Quirinale con i vincitori del concorso «Immagini per la Terra» promosso da Green Cross Italia, rispondendo alle domande dei bambini a proposito della questione dei rifiuti tossici in Campania. Per il Presidente «ci sono cose terribili come quelle accadute in Campania e in provincia di Caserta. Ci sono tanti fatti nuovi e preoccupanti. Si è detto che il clima è cambiato, ma una volta non c'erano le organizzazioni criminali che hanno addirittura messo sotto terra rifiuti tossici che inquinano il terreno e l'ambiente. Dobbiamo cambiare il nostro modo di agire ha concluso Napolitano - la priorità è il rispetto dell'ambiente, evitare disastri che derivano da cambiamenti climatici, ma anche dall'incuria e dagli errori dell'uomo». Intanto il Governo si prepara ad azioni per contrastare l'emergenza ambientale in Campania. Ieri da Napoli la ministra per l'Agricoltura Nunzia De Girolamo ha spiegato: «La prossima settimana, forse già martedì, arriverà in consiglio dei ministri un decreto Orlando-De Girolamo per affrontare il problema della Terra dei Fuochi». Nel decreto — ha detto la ministra — il Governo indicherà una strada, partendo dal concetto principale, la perimetrazione della zona. Dobbiamo capire dove inizia il problema, individuare i territori con precisione e poi potremo fare le bonifiche e le riconversioni delle aree al no food. La ministra dell'agricoltura ha anticipato che il decreto prevede «che i nostri istituti di ricerca si occupino di perimetrare le zone. Supereremo così anche i limiti burocratici dati dal titolo quinto della Costituzione, che in questi momenti fa perdere tempo con le competenze diverse tra Stato, Regione e Comuni. Ð provvedimento è pensato per dare una risposta immediata - ha detto ancora il ministro - al territorio spaventato dal consumare i prodotti, ricordandoci che il problema riguarda solo una piccola zona della Campania». Intanto, l'emergenza ambientale nella Terra dei Fuochi ha provocato un effetto psicosi nella vendita dei prodotti tipici, dalla mozzarella di Bufala Dop all'ortofrutta, crollate nell'ultimo mese del 35-40% come ha anticipato ieri il Corriere del Mezzogiorno. Lo affer ma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, sottolineando che nonostante le rassicurazioni di istituzioni e associazioni di categoria, i consumatori continuano a identificare la Campania con quella limitata porzione di territorio regionale devastata da roghi e veleni. «L'effetto-fuga dai prodotti campani può diventare pericolosa per l'economia e l'occupazione, visto che si tratta della terza regione in Italia per produzione agricola con oltre 136 mila aziende e 65 mila addetti. Secondo la Cia, bisogna muoversi subito in due direzioni per ridare fiducia ai consumatori e garantire il lavoro delle aziende: attuare una seria campagna di informazione per sottolineare che oltre il 95% della superficie agricola campana è sana e che tutti i prodotti sono controllati e sottoposti a serie verifiche prima di essere commercializzati; mettere in atto azioni immediate con la formaliz zazione ufficiale dell'elenco delle aree interessate dall'emergenza della Terra dei Fuochi e, quindi, con la predisposizione di un piano di bonifica integrale dei temtori contaminati».

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