«Terra dei fuochi questo scempio non si ripeta più»
Che non si ripeta più lo scempio della Terra dei Fuochi, dice il presidente Napolitano «con una forte azione dello Stato ma anche con una consapevolezza che non è così diffusa».
Che le nuove generazioni, fin dai banchi di scuola, aggiunge il capo dello Stato, «imparino a rispettare l'ambiente» e non «dimentichino la lezione poi da adulti». Non si lascia sruggire l'occasione della premiazione dei vincitori del concorso Immagini per la Terra, promosso da Green Cross Italia, per parlare dell'emergenza dei rifiuti tossici in Campania. «Ci sono coseterribili come quelle accadute in Campania e in provincia di Caserta. Ci sono tanti fatti nuovi e preoccupanti. Si è detto che il clima è cambiato e che occorre prestare molta attenzione alle conseguenze, ma una volta non c'erano le organizzazioni criminali che hanno addirittura messo sotto terra rifiuti tossici che inquinano il terreno e l'ambiente. Dobbiamo cambiare il nostro modo di agire: ed è più importante che voi da bambini già impariate queste cose e che non ve le dimentichiate quando diventerete più grandi». Nelle stesse ore della lezione ambientalista ai ragazzi delle scuole italiane, il ministro per l'agricoltura Nunzia De Girolamo annuncia che martedì prossimo, con molta probabilità, il consiglio dei ministri approverà il decreto sulla Terra dei Fuochi che era stato già messo a punto dal ministro Orlano, poi rinviato per l'approvazione e, soprattutto, per incrociare le varie competenze ministeriali, comprese quella dell'Interno e dell'Agricoltura. «Nel decreto - dice il ministro - il governo indicherà una strada, partendo dal concetto principale, la perimetrazione della zona. Dobbiamo capire dove inizia il problema, individuare i territori con precisione e poi potremo fare le bonifiche e le riconversioni delle aree al no food». È un lavoro che svolgeranno gli istituti di ricerca, soprattutto in materia di sicurezza alimentare. Tra i ragazzi ospiti al Quirinale, ieri mattina, c'erano anche gli studenti delTlsis Europa di Pomigliano d'Arco che hanno presentato un documentario molto apprezzato su «L'acqua che mangiamo», realizzato da cinque allievi e due docenti, con la voce dell'attore e regista Giulio Base. Accompagnati dalla dirigente scolastica Rosanna Genni e dai docenti Roberto Castaido, Filomena Velleca e Anna Napolitano, i sei ragazzi di varie classi dell'istituto hanno presentato il filmato riscuotendo l'apprezzamento del capo dello Stato e dei ministri Carrozza e Orlando presenti alla cerimonia. La tragedia della Terra dei Fuochi suscita sempre maggior interesse sul piano della denuncia. Canale 21, storica emittente di Napoli e della Campania punterà l'attenzione sul dramma della Terra dei Fuochi, sulle bonifiche e sulla tutela delle produzioni agroalimentari. Lo farà attraverso laco-produzione di un docufilm, al quale sta lavorando il registaAmbrogio Crespi, già autore del documentario di successo «Enzo Tortora, una ferita italiana», una storia, emblema del fallimento del sistema giudiziario italiano 17 giugno 1983 con à accusa di traffico di droga ed associazione mafiosa e termina con l'assoluzione nel processo in appello con formula piena. L'obiettivo del nuovo documentario che Napoli Canale 21 si dichiara pronta a co-produrre come scelta di impegno civico e sociale sarà anche quello di raccontare le possibili soluzioni per la riqualificazione del nostro territorio. Ma saranno raccolte anche le testimonianze di chi vive in quelle terre, tra morte e speranze recise. «Tutte le iniziative di comunicazione che spiegano e denunciano il dramma della terra dei fuochi e delle bonifiche rappresentano una occasione perché non si spengano i riflettori su questo dramma» commenta l'assessore regionale all'ambiente Giovanni Romano. Per fine d'anno, nella Terradei Fuochi, si svolgerà anche una missione della Commissione Parlamentare antimafia. Lo ha annunciato la presidente Bindi.