Alla sbarra 28 persone per sversamento di rifiuti tossici, il Codacons chiama a raccolta i Comuni

«Sindaci parte civile nel processo Chernobyl»

Matteo Marchetti: «Non vogliamo creare allarmismo ma ci battiamo affinchè vengano disposte le bonifiche»
28 novembre 2013 - Angelo Cappetta
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

SALERNO — I sindaci di tutti i comuni del Salernitano sono invitati a costituirsi parte civile nel processo Chernobyl. La sollecitazione arriva dal Codacons di Salemo alla vigilia dell'avvio del processo che vede imputati per sversamento illecito di rifiuti tossici 28 persone, tra cui anche imprenditori del Vallo di Diano. Ð presidente dell'associazione dei consumatori salernitana, Matteo Marchetti, ha lanciato ieri mattina l'appello, rivolgendosi anche al commissario della Provincia di Salemo, Antonio lannone. «Non vogliamo creare allarmismo sociale - dice Marchetti - ma ci battiamo affinchè vengano disposte le bonifiche che devono essere fatte e siano garantiti i produttori agricoli. Perdo ci auguriamo che tutte i rappresentanti delle istituzioni si uniscano alla nostra causa e si costituiscano parte civile. Provincia di Salemo compresa». A leggere le carte dell'inchiesta condotta dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, e poi trasferita a Salemo per il processo, la sfilza dei reati contestati è lunga almeno quanto la lista dei siti contaminati dalle 180.000 tonnellate di rifiuti tossici e incriminati dagli inquirenti. I reati di cui dovranno rispondere i 28 mandati a processo sono: delitti ambientali, traffico illecito di rifiuti speciali, associazione a delinquere, disastro ambientale e truffa aggravata ai danni dello Stato. L'elenco dei siti, invece, comincia con San Pietro al Tanagro (località Tempa Cardone), Teggiano (località Bucovecchio), Sant'Arsenio (località Sanizzi), San Rufo (via Sorga), Montecorvino Rovella (località Serroni), Pontebarizzo e Capacdo. E poi sarebbe stato contaminato anche il fiume Sabato che attraversa la provincia di Avelline e quella di Benevento e di cui sarebbe stato alterato anche il corso. I rifiuti, infine, sarebbero stati sversati anche in provincia di Foggia. Nelle 180 mila tonnellati di rifiuti tossid sarebbero stati riscontrati anche materiali di vecchi impianti di depurazione mai smaltiti rispettando quelle che sono le direttive impartite dalle regole ambientali. m provincia di Salemo sareb bero state sversate, infatti, le sabbie provenienti dal depuratore di Napoli-Cuma e, per farlo, avrebbero falsificato anche i formulari e i documenti di accompagnamento. E poi c'erano i fanghi tossici "abbandonati su centinaia di ettari di terreno siti all'interno di numerose aziende agricole". Ð Codacons Campania si è già costituito parte dvile. Hanno seguito il suo esempio anche altre associazioni come Legambiente, Federconsumatori e Coldiretti. Ma anche alcune istituzioni hanno risposto all'appello e all'allarme ambientale, come la Provincia di Caserta, la Regione Campania, la Provincia di Napoli e il comune di San Tammaro. Ï processo Chernobyl comincerà il prossimo 5 dicembre di fronte alla prima sezione penale del Tribunale di Salemo, chiamata a deddere se la "Terra dei fuochi" c'è anche a Salemo e non solo a Caserta.

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