Comune e sindacati: misure anti-evasione e incentivi per chi differenzia

Tares, un terzo dei contribuenti paga per tutti

Il 25% non è censito nei registri, la metà di chi è iscritto evade: così tariffe alle stelle
27 novembre 2013 - Valerio Iuliano
Fonte: Il Mattino

Un altro primato si aggiunge alla lunga serie dei record che si accumulano sulla Tares. La tassa più costosa e più iniqua è anche la più "evasa" dai contribuenti. Inequivocabili le cifre sull'imposta sulla spazzatura. Circa il 60% dei napoletani non la paga e mol ne ignorano perfino l'esistenza, non avendo mai ricevuto la cartella. Basta dare uno sguardo agli ultimi dati dell'assessorato comunale al Bilancio, che aveva previsto un gettito di 145 milioni di euro per la Tarsu 2012. Ma solo 70 milioni sono stati versati nelle casse comunali, tra la fine dello scorso armo e i primi mesi del 2013. Facile il calcolo successivo. Il balzello sui rifiuti è stato pagato da meno della metà dei citadini residenti. Ma non è tutto. Le cifre relative al gettito previsto si riferiscono solo ai contribuenti regolarmente iscritti nei ruoli Tarsu. Già, perché non tutti i napoletani lo sono. Il Comune valuta nel 25% circa una stima approssimativa, ma comun- que attendibile - il numero di residenti sconosciuti ai registri Tarsu, recentemente trasformati in Tares. Facendo due conti, se a tutti gli evasori indicati all'inizio - oltre il 50% - si aggiungono i cittadini non registrati, si arriva ad una percentuale superiore al 60. Un'enormità, prima per le finanze del Comune e poi, soprattutto, per i contribuenti onesti che sono costretti a pagare di più per garantire anche il gettito mancante, quello degli evasori. «Per quelli iscritti nei registri- fanno sapere da Palazzo San Giacomo c'è la possibilità del recupero delle somme attraverso Equitalia. Si tratta però di una procedura molto lunga e complessa: due o tré anni passano prima dell'emissione dell'avviso coattivo, ovvero quello definitivo. L'amministrazione ha scelto già da anni di avere una linea più morbida per le tasse sulla spazzatura, rispetto alle altre imposte». Oltre 280 milioni di euro è l'ammontare complessivo dei crediti accumulati dal Comune, negli ultimi anni, nei confronti degli evasori del tributo. Davvero troppi. E per Palazzo San Giacomo è una parola d'ordine il recupero delle somme non versate, così come è diventato un obbligo l'identificazione dei tanti cittadini sconosciuti. Perciò il Comune - su impulso del vicesindaco Sodano e dell'assessore al Bilancio Palma - firmerà oggi un protocollo di intesa con le sigle sindacali che annunciano l'accoglimento di una serie di proposte da loro avanzate. Proprio l'accelerazione della lotta all'evasione è il primo punto dell'accordo. Un obiettivo da raggiungere con l'avvio di una campagna di comunicazione, all'insegna dello slogan "se paghiamo tutti, paghiamo meno". Mentre il passo successivo sarà la stipula di un accordo con una grande azienda nazionale che metterà a disposizione la sua enorme banca dati per consentire a Palazzo San Giacomo di accedere alle utenze sconosciute. Ma la collaborazione tra il Comune e i sindacati comprenderà anche altri aspetti che riguardano la Tares, a partire dallo studio di un meccanismo di premialità per i cittadini che conferiscono rifiuti alle isole ecologiche. Inoltre, sarà allargata la fascia degli aventi diritto alle agevolazioni, includendo anche i titolari di assegno sociale, ed è già in atto il processo di semplificazione della modulistica per richiedere i benefici previsti dal regolamento. I frequenti disservizi sulla Tares hanno spinto Sodano e Palma a individuare anche altre soluzioni. I cittadini in difficoltà con i bollettini avranno presto a disposizione un indirizzo di posta elettronica. Infine, saranno attivati presso le municipalità sportelli dedicati solo al tributo. Per l'anno prossimo, l'amministrazione si impegnerà a ridurre almeno del 10% tutte le tariffe sullo smaltimento dei rifiuti. A patto di scovare gli evasori.

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