Chiaiano, sciolta la commissione sulla discarica
QUATTRO riunioni di cui due andate deserte in due anni. È il poco lusinghiero bilancio della commissione speciale di indagine conoscitiva sulla discarica di Chiaiano insediatasi il 4 novembre del 2011 e oggi sciolta ingloriosamente con decreto dal presidente del consiglio comunale Raimondo Pasquino. Fu istituita dal consiglio comunale il 15 ottobre del 2011 per andare incontro alle richieste di comitati e associazioni civiche. La prima riunione si tenne il 4 novembre dello stesso anno. All'ordine del giorno l'insediamento della stessa commissione e l'elezione del presidente. Decisione, quest'ultima, rinviata per premettere di individuare una candidatura "autorevole di ampia rappresentatività". La seconda convocazione si tenne il 9 novembre sempre del 2011. I membri della commissione decisero che si sarebbe dovuto scegliere un presidente della zona. Il consigliere Salvatore Guangi (Pdl) avanzò la candidatura, ma la sua elezione fu rinviata a una successiva riunione che si tenne il 14 dicembre quando, finalmente, Guangi fu proclamato presidente all'unanimità.
Il 16 febbraio del 2012 si celebrò la prima vera riunione operativa alla quale presero parte, oltre al presidente, tre consiglieri su dieci. All'incontro parteciparono i responsabili delle discarica e della Sapna. La commissione eseguì anche un sopralluogo nell'impianto. Il 24 aprile sempre del 2012 si tenne una audizione con il direttore tecnico della Sapna: all'ordine del giorno il «progetto preliminare per l'affidamento in concessione degli interventi per la realizzazione del capping dell'impianto di valorizzazione del biogase della gestione post-mortem della discarica». Oltre a Guangi parteciparono tre consiglieri su dieci. I quattro si confrontarono anche con i rappresentanti della rete Commons e i comitati civici. In pratica queste ultime due sono state le uniche vere riunioni della commissione.
Il 24 gennaio scorso, infatti, nessun consigliere si presentò alla nuova convocazione. Lo stesso avvenne 5 giorni dopo. Un flop clamoroso tanto che è lo stesso Guangi a chiedere di sciogliere la commissione. Nella relazione l'esponente del Pdl scrive che «il dato evidente che emerge è l'assenza di partecipazione ai non pochi momenti di incontro e confronto». E conclude che «in presenta di una latente sensibilità verso una tematica dai mille risvolti sociali, causata anche dalla sua carente capacità di coinvolgere gli altri commissari, è inutile tenerla in vita anche per le evidenti sovrapposizione con quanto posto in essere dall'assessorato all'Ambiente». Suggerimento accolto da Pasquino che ha decretato la fine della commissione che avrebbe dovuto vigilare sulla discarica di Chiaiano.