Costa (Corpo Forestale): i roghi figli dell'evasione fiscale

Terra dei Fuochi e salute, adesso parlano gli esperti

Monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa e vicepresidente della conferenza Episcopale italiana aprirà il convegno Atteso anche l'intervento di padre Maurizio Patriciello
Francesco lannello, Luigi Montano, Massimo Fagnano, Armando Carravetta e Adriano Giannola forniranno al pubblico le loro proposte per uscire dall'emergenza ambientale
Attesi anche i ministri Andrea Orlando e Nunzia De Girolamo, il governatore Stefano Caldoro, il sindaco Luigi De Magistris e gli Europarlamentari Erminia Mazzoni e Salvatore Micillo
23 novembre 2013 - Ugo Clemente
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - Contro il silenzio complice, contro l'allarmismo vacuo, contro ogni speculazione. Dati alla mai», parlano i tecnici. gli studiosi, gli operatori dell'inforinaaone, della sanità, della sicurezza, della giustizia. Quella classe culturale e professionale che, per dirla con le parole di Antonio Marfella, dirigente responsabile Ssd Irccs della Fondazione "Pascale" di Napoli e volto noto dell'associazione Medici per l'Ambiente, non lia taciuto. Per anni giuristi, oncologi, epidemiologi, agronomi, architetti, forze dell'ordine, attivisti e uomini e donne del mondo della ricerca, dell'università, dell'informazione e persino della chiesa e dello spettacolo hanno continuato a studiare, a denunciare, a battersi per la conoscenza e per la tutela dell'ambiente e della salute dei propri concittadini. Ieri e oggi, all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di via Monte di Dio. a Napoli, l'associazione intemazionale Isde Medici per l'Ambiente e l'Assise della Città di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia (segretaria Fortuna Longobardi) hanno riunito i massimi esperti del settore, oltre a illustri personalità del mondo del diritto, della politica, dell'informazione e delle istituzioni per il convegno "La bioetica ambientale come difesa della civiltà", ovvero "II disastro ambientale della Campania Felix: questione nazionale, quali soluzioni per il risanamento ambientale". Presenti. tra gli altri. Benedetto De Vivo, professore ordinario di Geochimica ambientale della Federico II di Napoli, l'avvocato Gerardo Maretta, presidente dell'istituto degli Studi filosofici, il direttore del l'Istituto "Pascale" Tonino Pedicini, l'esperto di diritto ambientale Alberto Pierobon, Leopoldo lannuzzi. direttore del Cnr-laboratorio di citogenetica animale di Napoli, Maurizio Montella, responsabile di Epidemiologia del "Pascale" e Gaetano Rivezzi, coordinatore regionale Isde Campania. Ha aperto il dibattito il professor Aldo Loris Rossi, urbanista di fama intemazionale, che ha parlato della bonifica dell'ecosistema della Campania Felix, epicentro del disastro ambientale e nazionale. "Negli anni quaranta - ha spiegato Rossi - Terra di Lavoro aveva tutte le caratteri'stielte dell 'antica Campania Felix. Dal dopoguerra è stata ridotta alla Terra dei Fuochi, nel silenzio complice della classe dirigente ". Marfella ha parlato dell'incidenza dei tumori, ma non solo: "Nella nostra società sta succedendo un pò ' come negli auguri di Lucariello a zio Pasqualino, si tende a creare "un mondo migliore ma con qualche malattia". Oliando mi sono laureato l 'Alzlieimer non esisteva, l'autismo non esisteva. In un anno nel mondo vengono prodotti 245 milioni di tonnellate di plastica. Se non viene riciclata, con la produzione che continua ad aumentare, nel giro di vent 'anni potremmo avere effetti disastrasi. E poi abbiamo la Campania, con i suoi noti problemi ". Dopo di lui, l'epidemiologo Maurizio Montella, che ha parlato del rapporto tra stile di vita e inquinamento sulla base degli studi dell'osservatorio oncologico del comune di Napoli: "Dall'epigenetica risulta sempre più evidente che stress ambientali e stile di vita non sono fenomeni indi pendenti bensì sinergici e la simultaneità d'azione comporta lo sviluppo di fenotipi anomali e malattie croniche, m primo luogo il cancro. Purtroppo le istituzioni nazionali, ma anche quelle regionali e comunale sono in ritardo, l'ambiente è stato sottovalutato negli ultimi 20 anni ". Tra gli interventi, da segnalare quello del generale Sergio Costa, del Corpo Forestale dello Stato, che lia parlato delle tecniche per l'identificazione dei terreni inquinati, che vedono il corpo forestale in prima linea. Costa ha operato innanzitutto una distinzione tra il fenomeno dei "fuochi" e quello dell'interramento dei rifiuti. Quanto al primo, lia spiegato, "è inutile cercare i responsabili al Nord. Quelloè un danno che ci siamo fatti noi. E' un fenomeno figlio dell'evasione fiscale. Perché chi produce in nero smaltirà in nero i propri rifiuti ". Quanto all'interramento, ha spiegato che per fare piena luce sullo stato di salute del territorio bisogna innanzitutto perimetrare le aree a rischio, quelle da analizzare per verificare se. effettivamente, sono inquinate e quanto. Poi bisogna procedere con la mappatura. Quanto alle analisi dei terreni, "la Regione dispone di ottimi tecnici. I professionisti dell 'Arpac, ma anche agronomi validissimi. Le professionalità ci sono, purtroppo molte volte vanno di  via. In pochi mesi potremmo dare delle risposte sulle aree attenzionate". Ma il corpo forestale svolge un importantissimo lavoro di monitoraggio per individuare i rifiuti sommersi. Come è accaduto recentemente anche a Caivano. Costa ha auspicato anche un intervento del legislatore, finalizzato all'introduzione di specifiche figure di reato per chi incendia rifiuti e per adeguare all'esigenza di prevenire questo tipo di comportamenti anche la disciplina dell'arresto e delle misure cautelari.

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