Asìa. contratto di servizio in Aula. Raccolta indifferenziata

23 novembre 2013 - Ettore Mautone
Fonte: Denaro

RIFIUTI; sotto i riflettori dell'Aula del Consiglio comunale di Napoli la deliBera ài approvazione dello schema di contratto di servizio con l'Asia Napoli. "Per la prima volta, dopo la nascita dell'azienda per i rifiuti - avverte II vice sindaco Tommaso Sodano - viene regolamentato il rapporto tra Comune e Asia che ora potrà camminare in modo più spedito completando, anche conia possibilità di accedere al sistema creditizio, gli investimenti in corso". Umido e secco raccolti insieme Ma mentre la politica discute di remunerazione del servizio e di nuovi finanziamenti dai nostri lettori giungono segnalazioni e denunce su un sistema di raccolta non solo scarsa nei tempi e nei modi come nell'efficacia ma, a quanto pare, anche fuorilegge. Dalle foto giunte in redazione si evince come, a Secondigliano, i bidoncini della raccolta porta a porta - azzurro e marrone - rispettivamente per l'indifferenziato e per l'umido, siano scaricati nello stesso camion. In questi casi la scusante che viene sempre utilizzata è che la scarsa qualità della differenziata effettuata dai cittadini non consente di raccogliere separatamente i materiali. E su questo nessuno è in grado di smentire o confermare con controlli puntuali. Quel che è certo è che manca il buon senso. In quartieri popolari come Scampia, dove la cultura della differenziata è tutta da costruire, l'esempio e il rigore sono molle indispensabili per la riuscita di qualunque iniziativa. Mischiare in pieno giorno e sotto gli occhi di tutti i contenucori di secco e umido equivale a dare il semaforo verde al deposito selvaggio e diventa un ostacolo per ogni politica migliorativa. Altra obiezione: come mai i cestini, in città di raccolta dei rifiuti non sono differenziati in nessun quartiere? Non è solo una questione di costi: basterebbe dotarsi di sacchetti colorati agganciati ai pochi cestini che esistono stampigliando l'indicazione. Per non parlare di controlli (pochi) e ispezioni (pressoché nulle) nei siri e nelle strade abitualmente meta di sacchetto selvaggio.
Azienda ù difficoltà Ma torniamo alle carte. Il contratto di servizio fotografa l'azienda mettendone in rilievo le difficoltà, innanzitutto quella di una carenza, nei suoi 2,421 dipendenti, di figure dirigenziali, necessarie ad assicurare, (soprattutto ora che a rac- colta e spazzamento si sono aggiunti i compiti connessi all'impiantìstica), servizi all'altezza di una grande città che aspira anche all'impiantistica, di riaffermare la propria autonomia nel ciclo dei rifiuti. Nessun cenno, invece, alla carenza di volontà di dirigenti e dipendenti dell'azienda di migliorare seriamente la qualità della raccolta. Una funzione che costerebbe zero. 

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