Sfida Comune-Espresso

Acqua, duello in tv: «Un`altra copertina più il risarcimento»

De Magistris: danno superiore al miliardo Manfellotto: i soldi li chieda agli americani
23 novembre 2013 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Il duello è andato in scena su Skytg24, ore 16,30: da un lato il sindaco Luigi de Magistris, dall'altro Bruno Manfellotto direttore de L'Espresso. Sullo sfondo la contestatìssima copertina «Bevi Napoli e poi muori». In prospettiva un'altra copertina che potrebbe suonare così: «Bevi Napoli e poi vivi, meglio». E la richiesta di risarcimento danno del Comune da 1 miliardo, su quella il primo cittadino non fa passi indietro. Tanto che i 30 minuti di duello si sono conclusi con una sfida, l'ennesima, tutta da decifrare: «Se noi dimostriamo che l'acqua di Napoli è potabile, buona, ottima, lei deve promettere che ci dedicherà una copertina», tuona il sindaco. «Solo a patto che i controlli vengano effettuati dagli stessi rubinetti esaminati dagli americani», la replica di Manfellotto.
Scontro televisivo in tutto e per tutto, aspro, senza esclusione di colpi: «Sono napoletano, soffro quando parlo di cose negative di Napoli attacca Manfellotto - Mi sarei aspettato che la richiesta di danni arrivasse al Comando della US Navy di Napoli, che ha commissionato il rapporto sull'inquinamento m Campania e a Napoli, e non al giornale che ne ha dato notizia puntualmente e traducendo il testo americano alla lettera». E ancora: «Se il sindaco vuole smentire quei dati, innanzitutto nell'interesse della popolazione non ha che da far ripetere le analisi negli stessi luoghi e con gli stessi criteri utilizzati dai tecnici americani».
De Magistris è arrabbiato. Prima di parlare mette in favore di telecamere una brocca d'acqua del rubinetto, quindi parte all'attacco: «Quella copertina mi ha fatto infuriare, è un danno devastante alla città. È stato creato un allarmismo ingiustificato, è un attacco alla città di Napoli». Il sindaco spiega ancora: «Potevo lavarmene le mani perché è un'inchiesta della Marina militare americana fatta quando non ero sindaco ma è inaccettabile la copertina de L'Espresso. La "Terra dei fuochi" in quanto tale non ha nulla a che fare con Napoli ma se una cosa succede in provincia o in un'altra atta, sono nostri fratelli e sorelle. E come città capoluogo ce ne facciamo carico. Quando ho annunciato che avremmo fatto causa a L'Espresso ho ricevuto il plauso unanime, mai capitato, dell'intero Consiglio comunale e questa battaglia continuerà».
Il sindaco quindi passa alle cifre e replica a Roberto Saviano che lo ha invitato a non attaccare il settimanle ma se ne è capace di confutarne gli stessi dati: «L'acqua di Napoli è ipercontrollata facciamo 100mila verifiche l'anno - Saviano mi chiede di rispondere? Io ho dati ufficiali. Abc fa oltre centomila controlli l'annoi cui risultati vengono incrociati con le analisi delle Asi. Vengono controllati 70 siti dell'intera rete degli acquedotti». E ancora: «Lalegge dice che occorre controllare 51 elementi, noi ne controlliamo 132. Questi controlli si potrebbero fare una volta l'anno, vengono eseguiti ogni tré mesi e pubblicati. I livelli dell'acqua di Napoli sono potabili per le leggi italiane, europee, americane». «Ð dossier dice che nessun americano che è stato in questi anni a Napoli ha avuto problemi di salute». Poi la replica sul perché non querela gli americani: «Con gli americani ho parlato. Le loro analisi sono state effettuate con parametri militari e hanno riguardato solo pochissime abitazioni. Non si è verificata alcuna patologia e danno solo il consiglio in alcune abitazioni di usare l'acqua minerale, cosa che si fa in tutte le parti del mondo». La trasmissione finisce così: «Lei dice che è napoletano venga in città e a bere l'acqua del rubinetto come faccio io». Quindi la replica di Manfellotto: «Verrò a trovarla domani sindaco, e io quando vengo a Napoli bevo sempre quell'acqua».

 

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