Gli esperti: ora servono scelte più coraggiose
A mettere le mani, anche solo per metafora, nella terra avvelenata dai rifiuti si ha l'impressione di dover svuotare l'oceano con un colino. Eppure, a Palazzo Serra di Cassano, c'è chi giura che la bonifica è un'impresapossibile. Di questa speranza parlano ieri e oggi medici, architetti, geologi e uomini delle istituzioni come il viceprefetto Donato Cafagna, commissario contro i roghi tossici in Campania, e il procuratore generale della Repubblica di Napoli Vittorio Martusciello. Tutti chiamati a raccolta dall'Isde Medici per l'Ambiente, dalla Cooperativa sodale Humanitas e dall'Assise di Palazzo Marigliano, che hanno organizzato una due giorni di confronto. n generale Sergio Costa, comandante della Forestale in prima linea nel contrasto ai roghi e agli sversamenti illegali, invita all'ottimismo: «Le responsabilità verranno accertate in sede giudiziaria, ma ci sono mar- La convention Gli esperti:ora servono scelte più coraggiose gini di recupero. Non bisogna abbandonarsi ai catastrofismi. Del resto, laparola "crisi" nella sua origine greca significa "scelta". Ecco, è il momento di fare scelte coraggiose». Intervengono anche diversi oncologi: Antonio Martella e Giuseppe Cornelia, tra i principali animatori del dibattito, e Tonino Pedicini, direttore generale dell'istituto nazionale tumori Pascale. E ancora, Benedetto De Vivo, ordinario di Geochimica Ambientale alla Federico II e docente allaVirginiaUniversity, l'agronomo Giuseppe Messina, il pediatra Gaetano Rivezzi, l'epidemiologo Maurizio Montella e Alfredo Mazza, medico del Cnr, che è stato tra i primi a denunciare sul Lancet Oncology à ecatombe della Terra dei Fuochi. Il professor Cornelia, che ha voluto questo convegno, aggiunge: «Noi medici per l'Ambiente chiediamo alcune cose precise, ovvero monitoraggio del territorio, attività di controllo con una cabina di regia e con un comando interforze gestito da un alto funzionario del ministero dell'Interno e l'attivazione del registro tumori».