Lo slogan: «Bevi Napoli e poi vivi» In campo commercianti e turisti
L'iniziativa La risposta degli imprenditori all'inchiesta dell'Espresso: «Basta speculare sulla città»
23 novembre 2013 - Gennaro Di Biase
Fonte: Il Mattino
Bevi Napoli e poi cosa? La risposta, quanto mai attuale di questi tempi, la danno i commercianti storici della città, i turisti e i cittadini. E lo fanno in maniera univoca. Nessuno degli intervistati si è detto preoccupato. «Beviamo e stiamo bene, l'acqua napoletana è sana». Molti di loro ritengono che anche contro lamozzarella e i pomodori del Sud siano in atto tante critiche. Troppe. Un coro univoco, dunque, difende l'acqua di Napoli. «Il sindaco ha dato una dimostrazione in più del fatto che l'acqua qui è buona - dice l'imprenditore Maurizio Marinella - Quell'articolo dell'Espresso ci ha fatto particolarmente male. Acqua a parte, tutto quello che è made in Naples, al momento, crea problemi in tutta Italia. È giusto che si tuteli il consumatore, ma in Campania si stanno facendo tante prove sui terreni di pomodori, ortaggi e peperoni confiscati alla camorra. E non sono certamente più inquinati di altre zone in Italia». «Vengo da Torino, ho bevuto acqua e sto ancora bene», dice una ragazza seduta ai tavolini del Caffè Gambrinus. Al suo fianco c'è l'amica che è venuta a trovare, napoletana. Anche lei assicura di bere dalla fontana da quando è nata. «L'acqua di Napoli è purissima e limpidissima». Le sue parole sono una parafrasi dello slogan di un noto spot di un'acqua minerale. E infatti fa un sorriso e aggiunge: «Altissima, purissima, napoletanissima». «Una copertina fuori posto, fuori luogo e anche ignorante, se posso dire - assicura Arturo Sergio, gestore del Caffè Gambrinus, che di bicchieri d'acqua ne distribuisce quotidianamente a molti - Oggi si vive nelle notizie non vere. Noi ormai siamo abituati a sapere che le notizie che ci arrivano le dobbiamo prima filtrare». Simile l'idea di Angelina Maretta, titolare di un bar alla Riviera di Ghiaia: «I miei clienti hanno sempre bevuto l'acqua della fontana e nessuno si è mai sentito male. Ci buttano sempre giù a Napoli. Di tutto quello che succede al Nord, invece, non si sa mai nulla». Nei giorni scorsi, il padre comboniano Alex Zanotelli, "profeta" dell'acqua pubblica, durante ü corteo che aveva invaso il centro di Napoli, aveva parlato di una copertina «esagerata, che proietta tutto un tipo di razzismo, su cui ha lavorato molto la Lega, che già si è diffuso in Italia e che non va certamente bene». Lapidario il commento di Dante, barista sul Lungomare: «Pure la mozzarella vogliono portare al Nord».