Il caso Terra dei fuochi porta a un calo del 40 per cento della domanda

Sos mozzarella: 'Travolti dalla psicosi'

Psicosi delle mozzarelle ora se ne vende la metà
21 novembre 2013 - Irene De Arcangelis
Fonte: Repubblica Napoli

IL NUMERO del disastro è meno 40. In questa percentuale è stato calcolato il calo della domanda dallo scorso ottobre per la mozzarella Dop, travolta dal ciclone "Terra dei fuochi". Un crollo che coinvolge tuttii produttorie che si può arginare soltanto con una precisa mappatura dei terreni a rischio. È quanto hanno chiesto alcune settimane fa alla Regione Campania il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, ma anche l' Associazione formaggi italiani e l' Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche, queste ultime perché cominciano a sentirsi coinvolte nella vicenda "Terra dei fuochi" quanto a immagine in vista di Milano Expo. Una mappa, sub e particelle, degli appezzamenti dove si allevano bufale a rischio veleni. Ma quella richiesta presentata al governatore Stefano Caldoro, quel dettagliato elenco online, a oggi non è stato pubblicato. Dunque ieri una lettera indirizzata allo stesso governatore e all' assessore all' Agricoltura Daniela Nugnes a firma dei vertici delle associazioni. «Ci era stato garantito un riscontro entro 48 ore - si legge - ma la risposta non è ancora arrivata, nonostante il danno che la nostra economia sta subendoe rispetto al quale il tempo non gioca a nostro favore. È possibile che non si riesca a fornire un elenco delle particelle catastali coinvolte? La mancata pubblicazione non fa altro che far aumentare paura e disinformazione». Eppure la mappa potrebbe chiarire una volta per tutte il caso. «L' elenco - spiega il presidente del consorzio Mozzarella Dop, Domenico Raimondo - permetterebbe alle nostre 115 aziende del casertano e del salernitano, ma anche Basso Lazio e Foggia, di certificare anche con analisi fatte all' estero che non c' entrano nulla con la "Terra dei fuochi". E d' altra parte è chiaro che verrebbero esclusi dal marchio quei produttori che non possono fornire garanzie. Lo abbiamo detto anche alle associazioni dei consumatori in un incontro a Roma. Abbiamo proposto loro di scegliere un istituto per le analisi in Germania a nostre spese. Ci stiamo impegnando al massimo, ma una mappa da parte dell' istituzione è urgente». Situazione sospesa che sta cominciando a provocare effetti inaspettati: alcuni produttori del consorzio stanno infatti valutando la possibilità di lasciare il marchio Dop, che si sta rivelando un boomerang, e tornare al prodotto generico. Dunque la richiesta pressante, che anche la Coldiretti aveva avanzato un mese fa, e che lamenta soprattutto un danno per produttori che usano i mercati generali. La "Terra dei fuochi" è diventata un modo per speculare e abbassare i prezzi. Il settore è coinvolto in maniera del tutto diversa dal prodotto mozzarella, ma nonostantei controllie le analisi comincia a denunciare un rallentamento della domanda nella grossa distribuzione. Dunque anche qui la richiesta, avanzata un mese fa, della mappa delle aree che non possono essere destinate alla coltivazione e che sarebbero, per la stessa Coldiretti, una percentuale minima. «Ci aspettiamo dalla Regione - dice il direttore della Coldiretti Campania, Prisco Lucio Sorbo - un censimento dei terreni, per dare un segnale ai consumatori di tutto il mondo». Dunque ancora la mappa. «Ma non è una cosa semplice caricare tutti i dati online - risponde l' assessore Nugnes - Non abbiamo la bacchetta magica». Previsioni dell' assessore: la mappa ci sarà entro la fine dell' anno. Intanto ieri via libera dal consiglio regionale alla legge contro l' abbandono e il rogo dei rifiuti. È previsto un registro delle aree interessate dal fenomeno presso ciascun comune della Campania.

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