Confindustria Campania: criminale chi inquina

Terra dei fuochi Lettera aperta dei 5 presidenti provinciali. De Girolamo convoca la Gdo: nessuna disdetta dei prodotti campani
20 novembre 2013 - Antonio Maria Mira
Fonte: Avvenire

DA ROMA Gli imprenditori che «hanno consegnato rifiuti per farli smaltire in modo illegale, sono delinquenti, per favore non chiamateli industriali» ed è giusto che siano puniti. Si chiude cosi la lettera aperta sul dramma della "terra dei fiiochi" firmata dal presidente di Confindustria Campania, Sabino Basso (presidente anche a Avelline) e dei quattro vicepresidenti e presidenti provinciali, Paolo Graziano (Napoli), Mauro Maccauro (Salerno), Biagio Maialimi (Benevento) e Luciano Morelli (Caserta). Un'importante presa di posizione unitaria anticipata domenica da un intervento suAviwnire proprio da Morelli che ha anche la delega regionale per l'ambiente. 1 rappresentanti degli imprenditori, in relazione alla grande manifestazione di Napoli, scrivono di «essere vicini ai cittadini che fanno sentire la propria voce m modo forte e pacifico». Ma ritengono che ci siano «troppi no: no alle discariche, no ai termovalorizzatori, no totale agli impianti, con generalizzazioni di stampo ideologico che non riteniamo di potere condividere». Per Confindustria «la soluzione al problema dei rifiuti» è «un ciclo completo ed equilibrato, fondato sulle "4R" della gerarchia europea dei rifiuti: Riduzione, Riutilizzazione, Riciclo della Materia, Recupero come Energia». In particolare «la valorizzazione dei materiali che sono ancora suscettibili di ulteriore impiego e una corretta gestione dei rifiuti urbani e industriali consentono, come avviene da anni in molti Stati Uè, di ridurre al minimo il ricorso alle discariche, di risparmiare risorse naturali, di aumentare la competitivita di molti settori industriali e di ridurre le emissioni di gas a effetto serra». Si chiede inoltre «alle Autorità di pubblicare subito i dati in loro possesso» per evitare «l'allarme esasperato che tanta paura sta instillando nei cittadini e tanti danni sta causando al nostro tessuto produttivo». E per questo è necessario «effettuare una Analisi di Rischio immediata, delimitando subito le aree da interdire alle coltivazioni; procedere con un Piano Bonifiche adeguato a dare risposte ai cittadini; procedere ad azioni incisive di controllo del territorio». In questo senso «un supporto detl'Esercito, alla stregua del "Modello Caserta" è quanto mai opportuno». Si muovono anche le principali catene della Grande distribuzione convocate ieri dal ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, «per affrontare la questione delle presunte disdette di contratti di forniture alle imprese agroalimentari campane a seguito della vicenda della "(erta dei fuochi"». Durante l'incontro i rappresentanti della Gdo hanno confermato che non ci sono state disdette di forniture per tutti quei produttori che hanno dato ampie e approfondite garanzie di certificazione, tracciabilità e qualità. La De Girolamo ha ribadito l'impegno del ministero e degli organismi di controllo ad esso collegati per la tracciabilità e la verifica dei prodotti campani. E inoltre emersa da entrambe le parti la necessità di giungere al più presto a una perimetrazione dei terreni della "terra dei fuochi" interessati, operazione indispensabile per tutelare i produttori e i consumatori.

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