La discarica rischia di franare, chiude Serre
Pericolo di cedimento strutturale di quelle vasche che hanno finora raccolto 650mila tonnellate di rifiuti, alto pericolo per la salute pubblica per aver sversato immondizia in una discarica che era inutilizzata e che non era affatto sicura. Macchia Soprana, scatta l’alt di Bertolaso, l’ex capo della Protezione Civile che fu costretto a dimettersi proprio per aver contrastato la scelta dell’allora ministro Pecoraro Scanio di puntare su Macchia Soprana. Scatta l’alt di Bertolaso, il sottosegretario ai rifiuti che in una lunga lettera non solo fa la storia della scelta, da lui osteggiata, ma ordina al generale Giannini «in via urgente e immediata» la chiusura della discarica. E intanto a Savignano, nell’avellinese, frana la strada che conduce alla discarica sotto il peso dei compattatori. Il colpo di Bertolaso arriva alla vigilia della decisione del Corisa2 di presentare alla conferenza di servizi il progetto di massima per l'ampliamento di Macchia Soprana. E che, nella giornata di ieri, contrasta la scelta di Bertolaso sostenendo che «non sussistono pericoli per l'incolumità pubblica e privata e per la salvaguardia dell'ambiente». Parole del tutto opposte a quelle pronunciate da Bertolaso. Anzi, il presidente Dario Barbirotti sostiene che «il Consorzio ha sempre adottato le misure per scongiurare ogni eventuale pericolo per l'incolumità pubblica e per la salubrità dell'ambiente, lavorando d'intesa con gli organi preposti al controllo, quali l'Agenzia regionale di protezione ambientale della Campania, Asl, ministero dell'Ambiente». Proprio poche settimane fa il Mattino documentò, con fotografie, il cedimento strutturale delle vasche e la costruzione di muraglioni di cemento armato tutt’intorno la discarica. Ma Bertolaso non si ferma, pronuncia l’alt e invita a individuare le responsabilità su ciò che è accaduto. Macchia Soprana chiude a 650 mila tonnellate di rifiuti accumulati nelle nuove colline artificialmente create nel bosco che si estende lungo le rive del Sele. Scrive Bertolaso: "… risulta addirittura ricorrente un rischio di cedimenti strutturali delle opere progettate e realizzate sotto la supervisione e per effetto d'approvazione del competente Ministero». Il nome di Serre con Macchia Soprana continua a stare nell'ultima decreto rifiuti che il Governo sta facendo approvare dai due rami del Parlamento proprio in questi giorni. «Per l'intervento irremovibile - scrive Bertolaso - del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, sempre nel comune di Serre, in alternativa alla contestata e prevista in località Valle della Masseria, veniva imposto in sede politica come sito alternativo, Macchia Soprana, sul quale insisteva una vecchia discarica, precedentemente chiusa e la cui gestione post – mortem non veniva correttamente effettuata come testimoniato da evidente, ben visibile presenza di percolato nei prati limitrofi. L'area – ricorda ancora Bertolaso – avrebbe richiesto importanti opere di bonifica prima di essere utilizzata».