Ambiente e salute Nell'impianto da 30mila tonnellate un bruciatore per produrre energia

Scampia, è compostaggio o centrale elettrica a biogas?

I dubbi di ingegneri e ambientalisti sui piani del Comune
Secondo gli ingegneri Luigi Grosso e Ciro Totaro l'impianto da 12 milioni è in realtà una centrale elettrica a biogas, tra l'altro prevista in mezzo alle abitazioni
Non è previsto trattamento dei rifiuti umidi raccolti, allora qualsiasi compost verrà prodotto, pronosticano gli esperti ambientalisti, potrebbe essere di qualità scadente
16 novembre 2013
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

 

NAPOLI — Al carcere di Secondigliano quindici giorni fa la cerimonia della posa della prima pietra dell'impianto di compostaggio tarato sulle 4-5 mila tonnellate di umido che sarà realizzato a ridosso del centro penitenziario, «impianto aerobico a zero emissioni», assicura il Comune col vice sindaco Tommaso Sodano. Fin qui tutto bene. Ma il Comune ha in progetto un altro grande impianto da çîò³³à tonnellate, sempre in zona: una gara pubblica di project financing per un biodigestore da 12 milioni, sul quale i comitati ambientalisti e diversi esperti sollevano dubbi ripresi dalle Assise della Città e dai grillini. Secondo gli ingegneri Luigi Grosso e Ciro Totaro l'impianto somiglia ad una centrale elettrica a biogas, tra l'altro da sistemare in mezzo alle abitazioni. E l'avviso è fatto proprio dal geólogo Ortolani e dall'ambientalista Mari Muscarà, che ne diffondono le analisi. Ð bando di gara (ï. 282/ÀñèÄç) parla di «project financing per la progettazione, costruzione e gestione di un impianto di trattamento della frazione umida da Rd finalizzato al recupero di energia elettrica ed alla produzione di compost di qualità». Quindi, a giudizio degli esperti, si prevede una centrale elettrica. E l'impatto ambientale? Evidenzia l'architetto Ciro Totaro: il bando emesso ci fa conoscere quello che si era sempre sospettato, la costruzione di un "finto sito di compostaggio" che in realtà sarebbe un biodigestore finalizzato al recupero di energia elettrica, quindi incentivi Cip6 per 15 anni e 100 euro a tonnellata per il conferimento delle frazioni organiche, il Forsu. «Ð progetto prevede un impianto per la produzione di energia elettrica per una potenza pari a circa loookW prodotta da biogas derivato da processi di digestione anaerobica di biomasse. È una nuova centrale elettrica. Il biogas sarà bruciato da un motore che produrrà energia ed emetterà particelle di diverso tipo in atmosfera». Mentre, secondo Ortolani, «la potenza del motore, che per pochissimo non supera loookW, è una furberia che evita la procedura della Valutazione di Impatto Ambientale. Eppure l'impianto si trova inserito nel tessuto urbano, ed i venti che in prevalenza spirano nella zona distribuiranno le particelle proprio verso gli edifici. Comunque sia, deve essere valutato l'impatto dell'impianto sulla salute dei cittadini, a nostro avviso non bisogna trascurare che la combustione provocherà l'immissione nell'ambiente di quantità non trascurabili di numerosi macro e micro inquinanti (polveri sottili ed ultra sottili) con effetti potenzialmente pericolosi per la salute» e «senza tralasciare le emissioni di polveri fini ed ultrafini, di ossidi di azoto, di policiclici aromatici di diverse decine di mezzi pesanti al giorno, lungo tutto il percorso che giornalmente dovranno coprire». Spiega meglio l'edito rialista del Sole24ore, Luigi Grosso: «Questo impianto ci sembra una tecnologia diversa da quello del carcere di Secondigliano, c'è un bruciatore a biogas. Anche questo impianto sfrutta le scorie alimentari raccolte nell'ambito del Comune di Napoli, scorie che però dovrebbero essere trattate preventivamente, come differenziate nuovamente, e l'impianto non lo prevede. L'altro aspetto è invece il sistema per ricavare energia elettrica che potrebbe essere pericoloso accanto ad un centro abitato. Quello che non ci convince insomnia è che si vada a fare una centrale elettrica m prossimità delle abitazioni e che nel ciclo non abbiano inserito una sorta di centrale per il trattamento dei rifiuti umidi raccoli, allora qualsiasi compost verrà prodotto, potremmo concludere, sarà di qualità scadente».

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